Adolescenti e trasformazioni psico-fisiche:no a interventi di”esperti”

Il ddl in oggetto appare come una proposta ragionevole, ma dubbi emergono egualmente.

Quali fattori possono indurre disforia di genere? Nella realtà le trasformazioni psico-fisiche puberali indotte dagli ormoni androgeni ed estrogeni possono causare disagio agli adolescenti, poiché solo gradualmente viene raggiunta la maturità fisica e psichica, mentre gli adolescenti sono esposti a pesante propaganda mediatica. Da alcuni personaggi pubblici vengono proposti modelli maschili e femminili praticamente irraggiungibili; altri si atteggiano come modelli trans “di successo”, mentre nascondono le pesanti problematiche derivanti da questa loro situazione.
L’adolescente può sentirsi inadeguato perché bullizzato,  per difficoltà scolastiche, per una carente comunicazione nell’ambito familiare, soprattutto quando divorzi e separazioni minano l’autorevolezza e persino la presenza delle figure parentali. L’adolescente inoltre frequentemente viene indotto dai mezzi di comunicazione di massa e spinto dai coetanei a “provare” rapporti sessuali precoci, che risultano inevitabilmente inappaganti, essendo carenti di vero amore e di idoneità psico-fisica, cosicché egli può rimanere sconcertato e sentirsi profondamente inadeguato al suo ruolo maschile o femminile sessualmente determinato.
Su queste situazioni dovrebbero intervenire in primo luogo le famiglie, si prospetta invece l’intervento di  equipe multidisciplinari, che dovrebbero certificare la disforia di genere: come verranno scelti gli esperti? Dilagano gli adepti della fumosa ed antiscientifica ideologia gender! Mentre in UK il famigerato Centro Tavistok è stato chiuso, nel sito della Società Italiana di Pediatria (sic) il Gruppo di lavoro “I Diritti dei bambini” (bambini con la b minuscola; Diritti con la D maiuscola) pubblica Accesso alle cure per incongruenza di genere https://sip.it/2022/08/04/accesso-alle-cure-per-incongruenza-di-genere-modello-regionale-per-bambini-e-e-adolescenti/ , in cui esalta la necessità di tali “cure” ed invoca Centri dedicati in ogni Regione a fronte di 18 nuovi casi/anno (meno di uno per ognuna delle 20 Regioni). Tanta premura e tanti fondi pubblici per così pochi Pazienti? Oppure si potrebbe forse pensare ad interessi personali di carriera?
Generazione D riguardo ai detransitioners opportunamente segnala: “Molti di questi giovani hanno manifestato ripensamenti solo dopo aver già intrapreso modificazioni corporee significative, sorprendendo gli stessi professionisti che avevano convalidato le diagnosi.” Sono appunto questi “professionisti” che devono essere riguardati col sospetto che si tratti di personaggi ideologizzati e possano nascondere interessi personali profondamente diversi da quelli dei Pazienti. Leggiamo come si esprime Maddalena Mosconi (1), psicoterapeuta del Saifip Servizio di Adeguamento tra Identità Fisica e Identità Psichica (sic): «Nel nostro centro di Roma  stiamo osservando un aumento importante degli adolescenti che si definiscono gender fluid, intendendo con questo termine il bisogno di aderire a un modello non binario rispetto alle categorie maschio o femmina. Arrivano molti adolescenti che inizialmente vogliono effettuare un percorso di transizione FtoM (da femmina a maschio), ma poi durante il percorso psicologico si spostano verso una maggiore fluidità»: magnifico risultato di incremento della confusione mentale, con la quale l’adolescente si era presentato al centro in cerca di aiuto.  I fatti di Bibbiano e Forteto, purtroppo non isolati, e quelli del Centro per la disforia di genere di Carreggi, come avete giustamente riportato (2), confermano una ragionevole diffidenza rispetto a certi “esperti”.
Leuprorelina o Triptorelina sono farmaci utilizzati per patologie importanti come: carcinoma della prostata, carcinoma mammario, pubertà precoce, endometriosi, fibromi uterini; e possono “portare all’insorgenza di effetti collaterali specifici (fatigue, riduzione della massa muscolare, osteoporosi, anemia), atti a ripercuotersi sullo stato di salute generale dei pazienti e sulla loro qualità di vita.” (AIFA) Possono quindi incrementare i sentimenti di inadeguatezza caratterizzanti la disforia di genere. Inoltre non è affatto scontato che la castrazione farmacologica provocata da tali farmaci risulti reversibile quando la persona “ritiri liberamente il proprio consenso” poiché ovaie e testicoli possono subire atrofia. Fermo restando che resta assolutamente dubbia la capacità di consenso di bambini e di adolescenti, disorientati e manipolati da interlocutori ideologizzati (giustamente il Ministro cita i detransitioners, come la statunitense Luka Hein, mutilata dei seni all’età di 14 anni).
Bombe ormonali ed interventi chirurgici castranti modificano soltanto l’aspetto esterno (fenotipo) del paziente (3), mentre il sesso genetico resta quello naturale: l’American College of Pediatricians, in un documento che si intitola: Gender ideology harms children: L’ideologia gender danneggia I bambini, richiama tutti alla realtà e si esprime in termini chiari ed espliciti: “La sessualità umana è biologicamente ed oggettivamente binaria: “XY” e “XX” sono marcatori genetici di maschio e femmina rispettivamente. Il 98% dei ragazzi e l’88% delle ragazze che soffrono di disforia di genere accettano il loro sesso biologico dopo aver attraversato naturalmente la pubertà”. (4) Parimenti la struttura del cervello fin dalla gestazione si differenzia in maschile oppure femminile, e riemerge successivamente come avviene nei detransitioners. La persona, che sarebbe stata uomo o donna dotato di normale salute, con la “transizione” diventa non solo un individuo sterile, bensì un paziente cronico, avventore abituale delle farmacie, esposto a complicanze cardiache e neoplastiche, all’osteoporosi, a drammatica incidenza di suicidi 20 volte maggiore rispetto alla popolazione generale. Sarebbe questo il decantato “diritto alla salute e al percorso di transizione”?
Grazie Cordiali saluti

Dott. Luciano Leone
Medico Chirurgo, specialista in Pediatria
Comitato ProLife Insieme
www.prolifeinsieme.it

1) Sabina Pignataro: Bambini ed adolescenti transgender: i numeri veri e le parole giuste. 15.02.2019 http://www.vita.it/it/article/2019/02/15/bambini-e-adolescenti-transgender-i-numeriveri-e-le-parole-giuste/150696/

2) Luciano Moia: Disforia di genere, così il Ministero ha bocciato l’Ospedale Carreggi. 15.04.2024 https://www.avvenire.it/attualita/pagine/disforia-di-genere-il-ministero-corregge-l-ospedale-carreggi

3) Annie Tang et Alii: Gender-Affirming Mastectomy Trends and Surgical Outcomes in Adolescents.Annals of Plastic Surgery
88(4):p S325-S331, May 2022. | DOI: 10.1097/SAP.0000000000003135

4) American College of Pediatricians: Gender ideology harms children pubblicato marzo 2016, aggiornato settembre 2017 https://www.acpeds.org/the-college-speaks/position-statements/gender-ideology-harms-children

https://www.corrierenazionale.net/2025/08/16/commento-del-pediatra-dott-luciano-leone-su-ddl-disforia-di-genere/