https://www.today.it/dossier/sanita/abortire-in-italia.html
In relazione all’articolo da lei scritto, nel quale sostiene che l’aborto sarebbe una corsa ad ostacoli, mi sento di porre alcuni quesiti.
Perché tutto questo accanimento nel voler garantire accesso facile all’IGV?
Sembra che il numero delle donne, anzi delle femministe che manifestano e lottano per questo, sia innumerevole .
Perché dovrebbe essere facile abortire?
Mi sono sempre chiesta dove siano le femministe,e il signore Coscioni, quando per avere un ecografia all’utero o al seno, bisogna aspettare un anno con il servizio sanitario!
Mentre la pretesa, urlata di continuo, è di poter sopprimere una vita innocente ai suoi albori, senza nessuna attenzione alla donna, al suo vissuto, al “ dopo”, che la interruzione della gravidanza inevitabilmente comporta.
Dove sono queste femministe, le associazioni che potrebbero tranquillamente cavalcare il cavallo di battaglia del diritto alla salute dei cittadini, quindi di potersi curare o di prevenzione?
Invece il silenzio in questi frangenti è assordante, perché,in effetti, non scatenerebbe scalpore,dibattiti manifestare per questo, sarebbe politicamente poco interessante.
O forse poco produttivo in termini di voti?
Da donna affermo che, se il corpo è nostro,cerchiamo di essere coerenti e batterci per tutto ciò che serve alla donna e non solo per quello che conviene a certi gruppi ideologicamente orientati.
Barbara Cinti
Comitato “ Pro-life insieme “
www.prolifeinsieme.it