Aborto, “ stiamo assistendo ad un massacro perpetuo di esseri umani”

Egregio Direttore,
Mi permetta di replicare all’articolo https://ilmanifesto.it/i-nostri-corpi-e-la-lotta-contro-la-sopraffazione
“Quello a cui stiamo assistendo è il massacro perpetuo di esseri umani” dicono le attiviste di Non una di meno e noi di “Prolife Insieme” siamo d’accordo!
Ma purtroppo NUDM non sta parlando del genocidio più grande in atto da quasi mezzo secolo qui in Italia, quello dei bambini abortiti, perché a chi importa di questi piccoli che non possono urlare, protestare né votare?
Dal 1978 al 2022, sono stati registrati quasi 6 milioni di aborti in Italia: una strage silenziosa.
Il sangue dei bambini uccisi con l’aborto per le transfemministe è una realtà inaccettabile quindi da nascondere, anche con la violenza.
Basti vedere i numerosi e costanti attacchi alla sede di Provita & Famiglia nei quali le attiviste di associazioni quali Non una di meno e non solo istigano sempre più spesso alla violenza con slogan falsi e pericolosi.
Un esempio di questi giorni?  Il corteo del 22 novembre 2025 a Roma che avrebbe come tema proprio la “lotta alla violenza sulle donne’, ma nei fatti mostra il suo vero volto di ipocrisia poiché durante l’evento le attiviste  bruciano i cartelloni delle campagne di Provita (che difendono la Vita e la dignità delle donne e dei loro bambini!) accompagnate dallo slogan tristemente noto:
“Le sedi di Provita si chiudono col fuoco ma coi Provita dentro sennò è troppo poco”
Si veda il link con le immagini
https://www.facebook.com/share/v/16mVKYQuMD/?mibextid=wwXIfr
Come membro di Prolife Insieme, donna, moglie, madre e cittadina italiana invito tutte le istituzioni di tutti i partiti politici a condannare pubblicamente e fermamente tali eventi che rappresentano un vero allarme per la nostra società che si definisce democratica. Non possiamo permetterci di essere così ingenui e superficiali da pensare che la dittatura del relativismo nella quale viviamo, come la definiva già Benedetto XVI ancor prima di diventare Papa, possa essere pericolosa solo per il popolo della vita, perché se la politica non si affretta ad arginare questi fenomeni presto diventerà impossibile esprimere qualsiasi pensiero che si discosti dalle ideologie dominanti nonostante queste si basino su concetti illogici e palesemente contraddittori.
Nella manifestazione di NUDM, infatti, quella stessa violenza che queste attiviste nei loro slogan attribuiscono unicamente al genere maschile dichiarando l’esistenza di “un continuum tra violenza patriarcale e genocidaria” non viene parimenti riconosciuta nella donna che sceglie l’aborto in quanto prima responsabile della custodia della vita che porta in grembo, di una creatura che resta di fatto l’essere umano senza dubbio piú innocente sulla faccia della terra!
Nella storia dell’umanità nel corso dei secoli si legge come il sangue degli innocenti ricada sul destino di intere nazioni, ma le attiviste di NUDM si ostinano a vedere nel patriarcato, realtà tra l’ altro del tutto assente oggi nel nostro paese, la vera causa di tutti i mali.
Certo è più facile urlare a gran voce «sabotiamo guerre e patriarcato» perché questo ‘attivismo’ non ci obbliga nel concreto cambiare niente nella nostra vita quotidiana, nelle nostre abitudini e nei nostri vizi. Al contrario difendere la Vita e aiutare le donne a non considerare né il proprio corpo né quello del proprio bambino come merce in quanto ogni vita è sacra ed è un mistero più grande di ciascuno di noi, porta con sé un grande sacrificio.
Allora forse è il momento di domandarci chi è il vero rivoluzionario: chi sceglie la strada più facile per ottenere maggiori consensi oppure chi decide di percorrere la via più stretta seguendo ideali di giustizia?
L’evidente fallimento di questi movimenti come le Rebel Girl (ragazze ribelli) e  Nudm è dimostrato dalla profonda dissociazione del pensiero che emerge dai loro slogan nei quali si contraddicono continuamente i concetti sui quali poggia.
Un esempio: uno degli slogan di NUDM alla manifestazione
” – femminicidi + melonicidi”
In cortei dove si dichiara di sfilare per la “pace e contro la violenza sulle donne” si inneggia di fatto con slogan e cori volgari e di pessimo gusto  alla violenza e all’assassinio nello spedifico proprio di una donna: Giorgia Meloni! Forse la Meloni non è abbastanza ‘donna’ e quindi rappresenta agli occhi di NUDM un simbolo del patriarcato?
Il fatto che la prima Presidente del Consiglio donna non incontri il favore delle transfemministe sinceramente mi rincuora molto e lo considero un successo per il genere femminile.
Care attiviste di NUDM riuscite a comprendere il cortocircuito celebrale nel quale vi siete intrappolate? Noi di Prolife Insieme speriamo sinceramente che quanto prima molte di queste donne che scendono nelle piazze per nobili cause si rendano conto di come molti partiti politici stiano strumentalizzando questi eventi introducendo pericolose ideologie che minano costantemente ai valori scritti nella nostra Costituzione atti a garantire il vero rispetto e tolleranza di chi ha un pensiero differente che seppur basato sulla  logica e sulla non violenza – come nel caso dell’ aborto – viene messo a tacere solo perché mostra la realtà di una tragedia che porterebbe molte donne a cambiare idea sul cencetto di vera libertà.
Ogni essere umano infatti ha ricevuto la libertà non per fare ciò che gli pare, ma per compiere  ciò che è giusto e solo così può trovare  finalmente la via della pace.

Manuela Ferraro
Poggibonsi SI
Per Comitato Prolife Insieme
www.prolifeinsieme.it