https://domandina.it/d/324630-aborto-se-in-una-coppia-la-madre-non-vuole-ma-il-padre-si-cosa-succede
Per concepire è necessario essere in due e sempre maschio e femmina.
Per concepire è necessario essere in due e sempre maschio e femmina.
Non sempre il concepimento è desiderato, atteso, cercato. Può capitare che sia “inaspettato”, una sorpresa che davvero non era messa in conto.
Quando un uomo ed una donna giovani e sani entrano in intimità il rischio di gravidanza c’è sempre.
Può succedere anche se, nel caso della donna, si usino anticoncezionali orali. Basta infatti una dissenteria a vanificare l’effetto desiderato.
Se l’amplesso avviene tra due persone che vivono una relazione consolidata, lo scoprire di essere in attesa di un figlio, anche se non programmato, è causa, dopo lo stupore e la sorpresa iniziale, di felicità.
Diverso è se il concepimento si verifica tra due partner occasionali. Le reazioni alla notizia potrebbero essere reazioni di sgomento creando, in entrambe le figure genitoriali il panico.
Tuttavia la nuova vita è iniziata. L’embrione si sta formando ed il ed il battito cardiaco si può avvertire già attorno alla sesta settimana di gestazione attraverso un’ecografia transvaginale.
Siamo di fronte alla vita nascente. La coppia sta per diventare mamma e papà di un bambino che si formerà con un patrimonio genetico ereditato da entrambi i genitori al cinquanta per cento.
Non c’è dubbio che il nascituro sarà di entrambi.
Come è possibile che sia allora solo la donna a decidere se permettere o meno la vita?
Il fatto che il nascituro sia in gestazione nel suo corpo non le dà l autorizzazione di decidere tra morte e vita del loro figlio.
Il corpo della donna è anatomicamente formato per ricevere la vita in formazione ma il concepimento è stato fatto con l’intervento anche di un uomo.
Il quale deve poter avere diritto di scelta altrimenti diventa discrimine e si parla quindi di diritti violati.
Si sente sempre parlare di diritti della donna. Le femministe si sgolano e si agitano in piazza ribadendo che ” il corpo è mio, lo gestisco io”.
Nel caso della gravida però i corpi sono due da gestire, quello della mamma e quello del bambino e diventano tre se si tiene conto del diritto di un uomo a poter diventare padre.
I diritti devono poter andare in tutti i sensi in uguale misura altrimenti diventa discriminazione.
Angela D’Alessandro
Comitato “ Pro-life insieme “