Aborto piaga culturale, chiamata “diritto universale” della donna

Egregio Direttore,
Scrivo in merito all’articolo https://www.farodiroma.it/aborto-come-diritto-europeo-il-voto-di-strasburgo-e-la-frattura-morale-dellunione-alfonso-bruno/

L ‘IDEOLOGIA HA SUPERATO ogni limite umano.
Per difendere “la dignità delle persone” ed il loro diritto a decidere cosa fare di quel figlio inaspettato si calpesta il diritto più importante che è quello di VENIRE AL MONDO.

L’unione europea intende andare incontro alle persone difendendo il principio di sussidiarietà aggredendo però un diritto, quello alla vita e trasformando l’uccisione della vita stessa in un diritto.
Il dovere di proteggere i più fragili diventa ora il diritto di decidere se permettere loro di nascere.
Lo scroscio dell’ applauso dell’assemblea, quale preludio di morte per l’ennesima macabra vittoria, mi ha fatto riflettere su come stia uscendo di strada ormai la nostra società.
Siamo capaci di manifestare per proteggere gli animali i quali meritano rispetto senza dubbio, ma non siamo in grado di proteggere i nostri cuccioli.

L’ ABORTO È UNA PIAGA culturale che, per ignoranza, viene nominato da moltissimi “come diritto universale della donna”.

Il 17 dicembre 2025 l’Europarlamento ha approvato una risoluzione per l’estensione del ricorso all’aborto nei Paesi membri.
Un dramma per ogni donna.
Tra gli applausi generali soprattutto di donne che invece di combattere per il diritto di diventare madri ed essere supportate ed aiutate economicamente e moralmente gioiscono per una sconfitta.
Applaudono ad un sistema che fa fuori i suoi stessi figli.

IN UN MOMENTO DI DRAMMATICO INVERNO DEMOGRAFICO si favorisce il turismo dell’aborto e invece che pensare a politiche lungimiranti che ci proteggano dall’estinzione si incoraggia ad uccidere relegando l’essere umano ad un grumo di cellule e zittendo obiettori di coscienza e provita.

Noi di “prolife insieme” non ci stancheremo mai però di gridare che la vita è sacra e che va difesa dal concepimento alla morte naturale.
Non lasceremo che un parlamento accecato e corrotto da un femminismo portato all’ennesima potenza ci metta il bavaglio.
Questo non è concepibile in una società democratica e civile.

Angela D’Alessandro
Comitato Pro-life insieme
www.prolifeinsieme.it