Replica al libro di Sportiello sull’aborto
https://www.arabonormannaunesco.it/sportiello-limportanza-di-discutere-laborto-oggi/
Gentile signora, mi rivolgo a lei personalmente per portarle la mia esperienza di donna, che ha fatto una scelta in passato della quale ancora adesso mi rammarico.
Il libro che lei ha scritto ,come dice lei, può tornare utile a quelle donne che sono probaborto, perché, come dice sempre lei, ha molta importanza poter condividere,emozioni,stati d’animo e esperienze .
E fin qui se vogliamo tutto condivisibile. Però…
Il problema si presenterebbe se questa guida fosse stata scritta da una prolife, con il suggerimento di non uccidere il proprio figlio , sostenendo anche che i figli sono un dono ecc ecc, magari con testimonianze di donne che si sono pentite amaramente di aver abortito ecc ecc ….
Non sarebbe stato corretto pubblicare un testo del genere, anzi manipolatore,una guida che calpesta il diritto della donna.
No, signora Sportiello, la verità è che nella democrazia la donna dovrebbe conoscere entrambe le opzioni, entrambe le idee ed entrambe le testimonianze ,affinché veramente possa scegliere liberamente ma,soprattutto, consapevolmente, perché informata a 360 gradi.
Risulta poi alquanto assurdo parlare del fastidio che creano i prolife nei consultori ,anzi direi paura …ma perché? Se la donna è convinta che un feto non è umano, non sarà un’ecografia a far cambiare idea ….a meno che, la paura non sia ben altra …ovvero che la donna possa realmente comprendere ciò che ha deciso, cioè di eliminare un essere vivente il cui cuore batte a 20 giorni dal concepimento .
Non si può ritenere che, come “diritto”, ci sia solo quello di perdere una creatura che l’avrebbe chiamata mamma.
Signora Sportiello, la invito a ripensarci e ad accettare un dialogo e un confronto vero, per aiutare la donna incinta a scegliere in libertà, a favore della vita.
Barbara Cinti
Comitato “ Pro-life insieme “
www.prolifeinsieme.it