Ciò che distingue la nostra epoca non sono gli errori umani che fanno parte della storia di ogni individuo di ogni tempo, bensì la celebrazione del male.
Quando una donna che ha tragicamente compiuto l’aborto volontario se ne vanta pubblicamente, esaltando la scelta di sopprimere la vita del figlio che portava in grembo come fonte di felicità, ci troviamo di fronte ad una esplicita manifestazione di superbia e dissociazione dalla realtà.
Infatti la donna che porta in sé un figlio – il feto “voluto o non voluto” – resta una madre per sempre. Questa realtà, che la donna non accetta, porta ad una deviazione in comportamenti eccessivamente aggressivi o totalmente indifferenti verso la difesa della Vita.
La tendenza a celebrare i nostri errori si è diffusa grazie alla tanto “amata” e promossa teoria della autodeterminazione, ovvero “io decido cosa è giusto”, solo in base a “valori”puramente soggettivi e quindi spesso egoisti. Al contrario, per esercitare al meglio la nostra libertà, abbiamo bisogno di essere saldamente ancorati ai valori non negoziabili scritti nel cuore di ogni creatura, che prevedono il rispetto della dignità umana dataci da Colui che ci ha creato.
Nella nostra società individualista, purtroppo, non è raro che anche donne impegnate in politica, guidate da questa visione distorta di libertà, esaltino pubblicamente l’aborto contribuendo – forse talvolta inconsapevolmente – a diffondere una cultura di morte.
Quale futuro infatti può avere una nazione che uccide i suoi figli ancor prima che vedano la luce?
Ogni donna porta con sé un bagaglio di sofferenza, ma scegliendo l’aborto, questo fardello diventerà ancora più pesante, anche se potremo nasconderlo agli altri, non riusciremo a nasconderlo a noi stesse in eterno…
Noi donne, di ogni partito politico, associazione, estrazione sociale, dovremmo unirci in una rete di vera solidarietà, per garantire ad ogni donna di poter accogliere il dono della Vita sapendo che una alternativa esiste sempre.
Celebriamo la Vita!
Scegliamo di salvare entrambi: le mamme e i loro bambini, solo così saremo costruttori di pace.
Manuela Ferraro
Comitato “ Pro-life insieme “