Aborto in Costituzione: la Spagna verso il baratro sulla scia della Francia

https://www.ilsussidiario.net/news/spagna-aborto-in-costituzione-sanchez-vs-popolari-e-vox-la-trappola-della-sindrome-post-traumatica/2888987/

Egregio Direttore,
vorrei commentare l’articolo” Spagna, aborto in Costituzione? Sanchez vs Popolari e Vox, la trappola della sindrome post traumatica”.
Sulle pagine di molti giornali è riportata in questi giorni la notizia che il primo ministro spagnolo Sanchez propone una riforma costituzionale per includere il diritto di aborto nella Magna Carta del suo Paese.

A spingere in questa direzione sarebbe stata la mozione che ha approvato, in seguito all’ offensiva lanciata dai Popolari e Vox, l’ obbligo di informare le donne che vogliono abortire, sui rischi della sindrome del trauma post aborto e che secondo Sanchez e il suo ministro della salute non ha alcun fondamento scientifico in quanto si tratterebbe di ideologia.
Evidentemente si vuole replicare quanto già successe in Francia più di un anno fa: una legge di rango costituzionale sancirebbe l’autonomia e la libertà delle donne in questo ambito e sarebbe molto difficile  modificarla in seguito. A sostegno di questa volontà si prendono nientemeno che le affermazioni dell’ OMS e dell’ American Psichiatric Association come oracoli indiscussi di scientificità. Fin qui le cronache. Come invece l’ articolo giustamente sottolinea, la ricerca Europea sta sempre più mettendo in evidenza che l’embrione è già una Vita e come tale ha i suoi diritti che vanno difesi.
Affermare la libertà e l’autonomia della donna senza difendere il bene delle sue creature è qualcosa di demoniaco.La vita dell’ embrione prima, e del feto poi non può essere scissa da quella della madre. E’scritto nella sua natura e non puo’ essere arbitrariamente cambiato.
Nessun Organismo internazionale, nessuna associazione scientifica, nessuna legge, sebbene di rango costituzionale, può fare ciò; nessuna deriva ideologica può evitare ad una donna le conseguenze fisiche e psicologiche dell’ aborto volontario di un figlio.
Anche in Italia nel recente passato ci furono due proposte per tentare di risvegliare le coscienze, che furono naturalmente descritte dalla narrazione moderna come inaudibili violenze: ascoltare il battito del feto e guardare le immagini dell’ ecografia, per dar modo di assistere al miracolo della vita, cioè qualcosa che l’ uomo non potrà mai replicare, né può questi, ergersi a Creatore eliminando quella preziosa vita in modo atroce.                   I Governi devono iniziare a capire questo, adoperandosi per difendere i nascituri, promuovendo una cultura che immagina come saranno, che li sogna in un futuro possibile, che li attende, li protegge, li accoglie, invece di negarne l’ esistenza, per costruire un mondo migliore.

Cordialmente.

Maria Cariati per il Comitato Prolife Insieme

http://www.prolifeinsieme.it