Aborto, campagna record per garantire l’eliminazione del bimbo

Gentile Direttore,
Chiedo cortese diritto di Replica all’articolo https://www.wired.it/article/aborto-ospedali-campagna-my-voice-my-choice-firme-europa/
*Aborto, la campagna dei record per garantire che sia libero e sicuro in tutta Europa***, partendo da questa citazione “La campagna ha coinvolto oltre 40 organizzazioni italiane, precisano gli organizzatori, che aggiungono come la mobilitazione di cittadini in tutta Europa dimostri l’urgenza di garantire diritti e libertà fondamentali per tutte le persone”.
I promotori di questa campagna saranno d’accordo con me nell’ affermare che il diritto fondamentale per eccellenza è quello alla Vita.
Ma quale diritto alla vita viene garantito alle persone nel grembo materno? Senza dover scomodare la teologia, la stessa biologia ci insegna che l’embrione si sviluppa in feto umano:

La biologia non mente: a 4 settimane il cuore batte

A 4 settimane: il cuore inizia a battere e inizia a svilupparsi la maggior parte degli altri organi, seguiti da cervello e midollo spinale
A 10 settimane: l’embrione è considerato un feto
A 12 settimane: la maggior parte degli organi è formata
La maggior parte degli aborti avviene a 7 settimane, il feto ha mani, piedi, orecchie, onde celebrali e un cuore che batte.
Infatti volendo restare in tema di campagne di diritti civili, o incivili se si limitano semplicemente a “giustificare” le scelte egoiste di alcuni, qui in Italia è stata portata avanti la raccolta firma per la modifica della 194 legge che titola proprio “TUTELA della maternità”, incrementando a favore della donna la possibilità di ottenere un vero consenso informato.
Per ogni trattamento medico infatti siamo tenuti a firmare un consenso informato che garantisca il nostro diritto di scelta.

106.000 firme in Parlamento per “ Un cuore che batte”

La campagna UN CUORE CHE BATTE ha raccolto 106.000 depositate in parlamento da oltre un anno e per il quale si attende la discussione quanto prima. Infatti, ai promotori della campagna sta a cuore la vera libertà delle donne, che potranno esercitare una scelta davvero consapevole su un tema delicatissimo e profondo che oggi purtroppo viene strumentalizzato da ideologie malsane, delle quali si fanno portavoce proprio i movimenti “femministi” ma che in realtà risultano essere contro la stessa dignità della donna.
Approposito di VOCE la campagna citata in questo articolo si fonda sullo slogan “My Voice My choice”, la mia voce la mia scelta.
La campagna “un Cuore che Batte” invece non porta la voce di chi può difendersi perché ha diritto di voto e può protestare, bensì porta la VOCE IMPERCETTIBILE DEI BIMBI NON NATI che urlano nel grembo materno la loro voglia di vivere e di continuare ad amare le loro madri, che già amano, visto che, come dimostrano recenti studi scientifici – sin dal concepimento – si viene a formare un legame che li legherà per l’eternità.
Porta anche tu la voce dei bimbi non nati silenziati dai media, se sei interessato a conoscere dettagli sulla campagna puoi visitare il link:
www.uncuorechebatte.eu
Sono convinta che cambiando punto di vista sul diritto alla Vita, anche tra le femministe tante voci si uniranno a quelle di questi bambini.

Per Comitato “ Pro-life insieme “
Manuela Ferraro
www.prolifeinsieme.it