Lettera inviata dal Comitato “ Pro-life insieme “ al Direttore di Rai 3
Egregio Direttore,
In merito alla intervista all’on Sportiello e alla scrittrice Maraini, nel corso della trasmissione “ Quante storie” del 3 u.s., trasmessa su RaiTre, su RaiCinque e visibile qui
Il Comitato “Pro-life insieme“
esprime sconcerto per il fatto che viene presentata, a senso unico e senza alcun contraddittorio, una posizione ideologicamente orientata indiscriminatamente a favore del procurato aborto, in termini che stravolgono persino la applicazione della legge 194 che testualmente si intitola “Norme per la tutela sociale della maternita’ e sull’interruzione volontaria della gravidanza”.
Il Comitato “ Pro-life insieme”
protesta per l’uso strumentale della Televisione di Stato, oltre a tutto in fascia protetta, senza che i responsabili abbiano tenuto in minimo conto gli effetti diseducativi, sulle giovani menti eventualmente in ascolto, di quanto dichiarato dalle interlocutrici presenti in Studio, l’onorevole Gilda Sportiello e la scrittrice Dacia Maraini.
Alcune affermazioni delle due ospiti, oltre ad essere discutibili dal punto di vista etico, risultano anche errate dal punto di vista scientifico:
1) l’embrione viene definito “ progetto di vita”;
2) le linee guida dell’OMS sono chiare, il battito del feto non va fatto ascoltare;
3) la pillola del giorno dopo è contraccezione di emergenza, non si tratta di aborto;
4) pillola del giorno dopo e dei 5 giorni dopo si comprano in farmacia ma ci sono farmacisti che si rifiutano di venderla anche se è legittimo;
5) i Provita nei consultori danno informazioni non attendibili, come spesso accade; ecc.
Il Comitato “Prolife insieme“
chiede di poter ottenere il medesimo spazio nella stessa fascia oraria e con le medesime condizioni riservate a coloro che hanno presentato il procurato aborto, secondo un’unica visione non necessariamente oggettiva, mentre la questione è senz’altro meritevole di approfondimento, secondo una prospettiva scientificamente valida e antropologicamente corrispondente al sentire comune, che in ogni epoca, ragionevolmente, vede la vita del bambino, già nell’utero materno prima della nascita, degna di rispetto sempre.
Comitato “ Pro-life insieme “