In Spagna è concesso alle minorenni di 16 e 17 anni di abortire senza il consenso dei genitori.
Cosa dice la legge 194 in Italia?
Anche in Italia le minorenni possono abortire all’insaputa dei genitori con l’autorizzazione del “giudice tutelare“ ( art. 12). ( leggi qui l’articolo (https://www.vitavarese.org/aborto-e-minorenni-la-legge-lo-consente-risponde-il-magistrato/)
Una ragazza minorenne può presentarsi in ospedale o in consultorio e richiedere la IVG, in caso di conflitto con i genitori subentra il giudice tutelare, che concede l’accesso all’aborto praticamente sempre.
Dal punto di vista educativo e sociale, quali sono i risvolti di una prassi del genere?
La figlia sceglie una strada solitaria che esclude la propria madre ( e il padre) da un possibile intervento, volto a sostenere la minore, ad aiutarla ma anche a dissuaderla da una decisione tanto grave quanto densa di conseguenze. Psicologicamente si tratta di uno sradicamento e, per così dire, di uno svuotamento del ruolo genitoriale, avallato dalla legge 194. La relazione madre/figlia/padre non sarà mai più la stessa, a causa di un segreto inconfessabile che potrebbe contribuire a creare una frattura per sempre.
Insegnare la sincerità: Pinocchio
Per insegnare ai figli piccoli il valore della sincerità, si racconta spesso la storia di Pinocchio, il simpatico burattino dal naso lungo. Man mano che i figli crescono, i segreti cambiano e diventano quelli, ad esempio, di una simpatia o di un primo amore. Ma la maternità precoce nascosta ai propri genitori è ben altra cosa, un tipo di omertà molto pericolosa nella costruzione dell’identità personale. Può rivelare infatti timori e paure, come quella di non essere accettata ma criticata e condannata moralmente e socialmente. Quasi sempre dietro il silenzio, c’è il timore di deludere, per non essere stata all’altezza delle aspettative dei genitori. Forse una ragazza non parla per una mancanza di fiducia verso i propri genitori, che sono invece gli adulti a lei più vicini, coloro che l’hanno fatta nascere e cresciuta. Ma il silenzio, soprattutto quando relativo ad un fatto importante, pesa sulla propria coscienza, senza che al momento lo si percepisca lucidamente. Nell’animo di chi non dice, non confessa la verità, si crea un’invisibile barriera di distanza psicologica con l’altro, gli altri.
Ma il sentimento d’amore, di ben volere, non vuole tali barriere ma solo aperture, ovvero la sincerità. Abituare a dire la verità rende intollerabile la menzogna e aiuta a volere realizzare, man mano che si cresce, un comportamento lineare e coerente.
Quali poi gli effetti sulla emotività e sull’equilibrio personale di una ragazza, sola, che abortisce?
I risvolti devastanti della IVG sulla donna di qualunque età sono confermati dalla necessità impellente di rivolgersi ad uno psicoterapeuta per “ elaborare il lutto”: come si dice sempre, l’aborto non si sceglie mai a cuor leggero perché nel proprio intimo una donna sa che porta in grembo un figlio.
I dati dell’istituto Elliott
Gli adolescenti affrontano un rischio maggiore di soffrire di complicazioni legate all’aborto. Questo è vero sia per i rischi fisici che emotivi, comprese le complicazioni immediate, a breve e lungo termine.
Di seguito è riportato un elenco dei risultati degli studi medici pertinenti per gli adolescenti:
Gli adolescenti hanno 6 volte più probabilità di tentare il suicidio se hanno avuto un aborto negli ultimi sei mesi rispetto agli adolescenti che non hanno avuto un aborto, e quattro volte più probabilità di suicidarsi rispetto agli adulti che abortiscono.. È probabile che una storia di aborto sia associata al pensiero suicidario adolescenziale. Nel complesso, le donne che abortiscono hanno un tasso di suicidio 6 volte più alto rispetto alle donne che portano a termine.
Gli adolescenti che abortiscono hanno maggiori probabilità di sviluppare problemi psicologici,e hanno quasi tre volte più probabilità di essere ricoverati negli ospedali di salute mentale rispetto agli adolescenti in generale.
Circa il 40% degli aborti adolescenziali avviene senza il coinvolgimento dei genitori, lasciando i genitori all’oscuro dei successivi problemi emotivi o fisici e mettendoli a rischio di ulteriori lesioni e morte.
Gli adolescenti hanno 5 volte più probabilità di cercare un aiuto successivo per problemi psicologici ed emotivi rispetto ai loro coetanei che portano “gravidanze indesiderate” a termine.
Gli adolescenti hanno 3 volte più probabilità di segnalare successivi problemi di sonno e nove volte più probabilità di segnalare un successivo uso di marijuana dopo l’aborto.
Tra gli studi che confrontano l’aborto con la gravidanza a termine, esiti peggiori sono associati all’aborto, anche quando la gravidanza non è pianificata.
Gli adolescenti hanno maggiori probabilità di abortire a causa della pressione dei loro genitori o partner. In uno studio, il 64% delle donne che avevano subito un aborto ha riferito di sentirsi sotto pressione da parte di altri ad abortire.
Gli adolescenti hanno maggiori probabilità di riferire di essere stati disinformati nella consulenza pre-aborto.
https://www.afterabortion.org/teen-abortion-risks-a-medical-fact-sheet/ ( Elliott Institut)
Proprio per questo, però , bisognerebbe valutare opzioni alternative che non siano così gravide di conseguenze sulla vita personale di una donna, specie se minorenne. Per difficoltà legate alla gravidanza scrivete a info@prolifeinsieme.it