Egregio Direttore,
Ho letto l’articolo https://www.terzogiornale.it/2024/10/02/la-lotta-per-i-diritti-riproduttivi-non-si-ferma/ e chiederei ospitalità per una replica.
Da donna non mi ritrovo per nulla in quello che affermate, soprattutto in relazione ai cosiddetti “ diritti riproduttivi” che, nell’ espressione, sembrano alludere a quelli di un animale da cortile, mentre io rivendico il mio essere donna, orgogliosamente, con il privilegio della maternità consapevole.
In merito alle affermazioni del Papa, la pretesa che le esternazioni restino confinate in una specie di ghetto è offensiva per i cattolici ma non solo: indica che non si conosce il principio di base della fede cristiana che consiste anche nell’essere nel mondo.
Inoltre, faccio notare che il Pontefice ha richiamato una verità scientifica e non si è appellato al Magistero: che l’aborto sia omicidio è dato acclarato scientificamente, riconosciuto dai biologi a livello mondiale, il che spiega perché i medici si rifiutino di eseguire aborti.
Resta una lacuna forte nell’articolo sui “ diritti riproduttivi”, l’attenzione per il “ dopo” , per cosa accade alla donna dopo l’aborto: chi scrive è da trent’anni a contatto col dolore di chi ha rinunciato al proprio bimbo e piange e si dispera anche dopo decenni. Servirebbe più attenzione verso la donna e una maggiore informazione sulla verità dell’aborto, che uccide un bimbo e devasta la sua mamma per sempre.
Grazie per l’attenzione
Prof. Vittoria Criscuolo
Vicepresidente del Comitato “ Pro-life insieme “