Egregio Direttore,
Scrivo in riferimento all’articolo
https://www.ilrestodelcarlino.it/marche/cronaca/aborto-latini-frena-lassessore-calcinaro-3077b110
Aborto, Latini frena l’assessore Calcinaro
L’On. Avv. Giorgia Latini giustamente riporta il problema, maldestramente suscitato dall’assessore Calcinaro, sul terreno della legalità. Tutte le strutture avrebbero il dovere primario di prevenire qualsiasi forma di procurato aborto, chirurgico o chimico, preservando la vita del bambino o della bambina concepita (l’eliminazione di una bambina in utero non costituisce femminicidio?).
Leggiamo la 194/1978 “Norme per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza: Art. 1. Lo Stato garantisce il diritto alla procreazione cosciente e responsabile, riconosce il valore sociale della maternità e tutela la vita umana dal suo inizio. L’interruzione volontaria della gravidanza, di cui alla presente legge, non è mezzo per il controllo delle nascite.
Art. 2. I consultori familiari assistono la donna in stato di gravidanza: a) informandola sui diritti a lei spettanti in base alla legislazione statale e regionale, e sui servizi sociali, sanitari e assistenziali concretamente offerti dalle strutture operanti nel territorio; b) …legislazione sul lavoro a tutela della gestante; c) attuando direttamente o proponendo … speciali interventi, quando la gravidanza o la i incolettera a); d) contribuendo a far superare le cause che potrebbero indurre la donna all’interruzione della gravidanza.
Questo è esattamente quanto persone coscienti dovrebbero invocare per ogni madre, questo andrebbe richiesto, questo l’Assessore alla Sanità della Regione Marche dovrebbe attuare. Diversamente l’Assessore violerebbe la Legge e sarebbe suscettibile di azioni legali.
Qualsiasi procurato aborto inoltre espone la madre abortente a possibili gravi effetti avversi: emorragie, sepsi, danni anatomici a carico dell’utero, successivi aborti spontanei e parti pretermine, malattia infiammatoria pelvica, infertilità, gravidanze ectopiche, ansia e depressione, rimpianto, disturbo post-traumatico da stress, drammatico incremento di cancro della mammella a causa del Link ABC cioè il rapporto causale tra Abortion e Breast Cancer.
L’assessore Calcinaro non ha letto lo studio di Hall JB – Anderson RT condotto su 865.727 aborti con il mifepristone RU486 dal 2017 al 2023 (The abortion pill harms women: Insurance data reveals one in ten Patients experiences a serious adverse event. EPPC Ethic & Public Policy Center https://eppc.org/publication/stop-harming-women/ )? Sono state avanzate richieste di indennizzo alle assicurazioni USA da più di una madre su dieci il 10,93% che abortisce con RU486 a causa di serie complicazioni: infezione (11.707 casi pari all’1,34%), sepsi (824 casi pari allo 0,10%), emorragia (28.658 casi pari al 3,31%), necessità di trasfusione (1.257 casi pari allo 0,15%), gravidanza ectopica (3.062 casi pari allo 0,35%), ricovero in ospedale correlato all’aborto (5.699 casi pari allo 0,66%), altre complicazioni peculiari dell’aborto non specificate (49.169 casi pari al 5,68%), eventi avversi cardiaci e polmonari, trombosi, anafilassi (reazione allergica grave e potenzialmente letale), pericolosi per la vita (1.956 casi pari allo 0,22%), necessità di intervento chirurgico.
I più sentiti ringraziamenti all’On. Avv. Giorgia Latini per aver confutato ideologia abortista ed aver evidenziato necessità concrete.
Dott. Luciano Leone
Medico Chirurgo, specialista in Pediatria – Ancona
Comitato ProLife Insieme
www.prolifeinsieme.it
