Embrione e feto, preziosità da rispettare o oggetti per terapie sperimentali?

Gentile Direttrice,
Da pediatra mi permetta di replicare all’articolo https://www.innlifes.com/stakeholder/startup-editing-genetico-embrioni/
Il futuro scritto prima della nascita: la corsa globale all’editing degli embrioni. Opportunità terapeutiche, business e governante.

Non tutto ciò che è tecnicamente realizzabile, è eticamente accettabile: questo concetto dovrebbe essere alla base della liceità o meno di molteplici azioni.
Marco Tullio Cicerone (106-43 a.C.) era pagano, ma aveva idee molto chiare riguardo a lecito ed illecito. Nel De Legibus (I, 6, 18) scrive: “La legge è la ragione suprema insita nella natura, la quale comanda ciò che si deve fare e proibisce il contrario. Questa stessa ragione, poiché è radicata e perfetta nella mente dell’uomo, è appunto legge”. E nel De Republica (III, 22,33): “Certamente esiste una vera legge: è la retta ragione; essa è conforme alla natura, la si riscontra in tutti gli uomini; è immutabile ed eterna; i suoi precetti richiamano al dovere, i suoi divieti trattengono dall’errore. A questa legge non è lecito apportare modifiche né toglierne alcunché né annullarla in blocco, e non possiamo esserne esonerati né dal senato né dal popolo, né si deve far ricorso ai commenti o alle interpretazioni di (un grande giureconsulto quale) Sesto Elio; essa non sarà diversa da Roma ad Atene o dall’oggi al domani, ma come unica, eterna, immutabile legge governerà tutti i popoli ed in ogni tempo, ed un solo Dio sarà comune guida e capo di tutti: quegli cioè che elaborò e sanzionò questa legge; e chi non le obbedirà, fuggirà sé stesso e, per aver rinnegato la stessa natura umana, sconterà le più gravi pene”.
Cicerone ha così magistralmente definito l’origine e le prerogative del Diritto Naturale e la sua indipendenza dal potere politico e dalle sue leggi, sia che queste derivino dal governo (senato) sia che siano conformi al consenso popolare.
Oppure, se vogliamo essere più diretti sul presente argomento, sarebbe semplice rispondere alle seguenti domande: Ognuno di noi è stato prima embrione, poi  feto. Vorresti tu che si sperimentasse su di te embrione o feto? Vorresti che una cervellotica disposizione di un qualche governo  consentisse tale sperimentazione su di te? Vorresti essere concepito in una provetta ed essere poi sbattuto in un utero preso in affitto, che ti sarà geneticamente estraneo? Vorresti che tua madre potesse decidere in modo autoreferenziale se permetterti di nascere oppure buttarti nella spazzatura con l’aborto?
Per salvaguardare la vita di tutti cioè di ciascun essere umano, la mia così come quella di Michela e di Giuseppe, le Leggi dovrebbero essere conformi al Diritto Naturale, anziché essere la codifica degli interessi di enormi capitali, che a livello mondiale manovrano governi come burattini.

Dott. Luciano Leone
Medico Chirurgo, specialista in Pediatria
Comitato ProLife Insieme
www.prolifeinsieme.it

PS: L’ultima scoperta è che un bravo cosiddetto “donatore” di sperma per inseminazione artificiale recava una mutazione genica cancerogena. Duecento bambini sono nati dal suo sperma, parecchi sono già morti di cancro.