Taranto, ed.sessuale a scuola e rispetto: l’intervento della psicologa

“Vietare l’educazione sessuo-affettiva? Un rischio”

Come psicologa che ha lavorato nelle scuole nei corsi di educazione alla sessualità, ritengo che il tema della sessualità coinvolga necessariamente la sfera affettiva,morale e religiosa. Qualcuno si è posto il problema del rispetto della libertà religiosa ? Non solo i cattolici sono contrari alla ideologia del sesso libero e sicuro ma anche gli ortodossi, i musulmani, gli ebrei e altre confessioni religiose. Perché il crocifisso in classe è out è il preservativo no? Perché il bambino ha diritto di non partecipare all’ora di religione se la sua famiglia è di altro orientamento, ma deve essere obbligato ad ascoltare consigli e modi di affrontare la vita di coppia e sessuale totalmente contrari al proprio credo religioso? La scuola si vuole appropriare dello spazio morale e religioso dei giovani per imporre un’ideologia di massa senza rispetto per l’identità morale e religiosa di ciascuno. Tutto ciò non è civile. I genitori devono poter dare il proprio consenso a questi corsi che tra l’altro non servono a niente. È sotto gli occhi di tutti il degrado morale e dei costumi in cui siamo caduti.
La nostra società si è allontanata dai veri valori della democrazia e del rispetto reciproco. La questione morale abbraccia tutta la nostra società a tutti i livelli e se mi è consentito, lo dobbiamo essenzialmente alla perdita dei valori cristiani che nei secoli hanno guidato intere generazioni. Non si può relegare un tema così vasto e complesso indottrinando i giovani. Gli adolescenti i bambini non sono vasi da riempire ma fiaccole da accendere! Educhiamo piuttosto alla condivisione della parola e dei vissuti , alla fiducia ,alla speranza. Personalmente ritengo che siano stati utili gli incontri con i genitori sulle tematiche adolescenziali e sulle relazioni genitori / figli. Uno spazio aperto di discussione dove ci poteva entrare di tutto, con l’esperto che fungeva da mediatore piuttosto che propinatore di soluzioni magiche. Il modello direttivo che induce modi di pensare e agire non funziona più. Siamo molto lontani dal considerare il giovane una tabula rasa su cui l’adulto può scrivere di tutto . Non è così ,per fortuna, oggi i bambini hanno la capacità di scendere all’essenza delle cose senza fermarsi alle apparenze .Non basta dire “fai così che è meglio” , si deve spiegare anche il perché ed è necessario essere credibili. Mi domando chi oggi può dirsi credibile, visti i fallimenti e le delusioni che noi adulti abbiamo accumulato nelle nostre vite. Non è assurdo pensare che basti una manciata di incontri con il super esperto per non incorrere in abusi ,violenze ,aborti, bullismo ? E che caratteristiche dovrebbe avere questo super esperto? A quale orientamento politico e religioso apparterrebbe?

Dott. Isabella Di Giovanna. Psicologa. Taranto
Comitato “ Pro-life insieme “
http://www.prolifeinsieme.it