Il primo approccio educativo all’affettività deve avvenire in famiglia.
È molto importante che siano in primis i genitori ad affrontare argomenti delicati come la sessualità.
Loro sono infatti i principali conoscitori dei propri figli, della loro sensibilità, dei loro tempi di crescita.
Adesso però c’è come una smania nelle scuole, da parte dei docenti, di sostituirsi alle famiglie per educare, più che all’affettività, alla sessualità.
Iniziando già dalla primaria, tempo in cui gli alunni sono ancora bambini per affrontare temi così delicati,
proponendo tali contenuti a tutti nella stessa misura.
Come se i tempi di crescita dei ragazzi fossero gli stessi per tutti.
Senza chiedersi se chi riceverà queste informazioni (ancora così fragile e in formazione) sia davvero pronto per elaborarne i contenuti.
Alcuni potrebbero certamente subire danni seri.
Perché, prima di proporre l’ educazione sessuale, si deve pensare ad una educazione affettiva la quale rappresenta il primo passo affinché la sessualità possa essere vissuta in età adulta appieno.
L’educazione affettiva il bambino la vive in famiglia, ambiente in cui l’amore tra i genitori e l’amore per i figli dovrebbe essere il protagonista.
I genitori, dimostrando affetto tra loro e con i propri figli attraverso gesti fisici come i baci, gli abbracci, le carezze, rendono la fisicità e l’ affettività, inscindibili affinché si possa realizzare un vero rapporto affettivo.
È importante fare capire che la fisicità e la spiritualità camminano insieme, perché l’uomo è formato da un corpo e da un’anima.
Questo primo passo è determinante per fare sì che la sessualità non venga vissuta come un atto meccanico.
L’atto sessuale non deve essere confuso con un bisogno primario da soddisfare, come bere o mangiare, perché l’apparato sessuale non è da confondersi con quello digerente.
Questo la scuola dovrebbe tenere presente, prima di arrogarsi il diritto di affrontare temi di tale portata come se si parlasse di una disciplina qualsiasi.
È la famiglia che dovrebbe essere aiutata a fare questo passo. È la famiglia che ha i giusti strumenti per fare sì che ai ragazzi arrivino informazioni corrette.
I cosiddetti “esperti” di formazione sessuale scolastica troppo spesso spiegano come “si fa sesso”, come “ci si protegge da eventuali gravidanze”, arrivando talvolta a sdoganare anche la masturbazione, il sesso tra persone omosessuali e via di questo passo.
Non si spiega cosa è il sesso.
Non si spiega il perché uomo e donna sono diversi, si ridurrebbe tutto alla meccanica perdendo la parte “romantica e spirituale” che rende il sesso pulito e che lo contraddistingue dalla pornografia.
L’amore si recepisce quando lo si vede riflesso in persone che si amano.
La sessualità e l’affettività sono infatti interconnesse, si influenzano a vicenda ed entrambe concorrono al benessere della persona.
Ed è sana e autentica solo quando è vissuta all’interno di una vera relazione affettiva costituita da un contesto fatto di amore e rispetto.
È molto difficile che un consiglio di classe e un collegio docenti riescano ad elaborare contenuti appropriati con l’obiettivo di fornire informazioni che arrivino ad una platea così eterogenea rispetto alla crescita personale affettiva.
Si entra in un delicato aspetto “multidimensionale” della persona in cui ci sono parti non solo biologiche ma anche psicologiche, sociali e culturali che non possono essere sottovalutate.
Ultimamente si sta affrontando il tema sessualità con una leggerezza decisamente fuori luogo.
Si tenta di fare passare il messaggio che, per evitare episodi di violenza quali il bullismo nei confronti di persone con orientamento omosessuale, di violenza sulle donne ecc.., sia necessario introdurre a scuola “l’educazione sessuale”.
Il rispetto tra gli uomini si manifesta principalmente attraverso comportamenti di riguardo come l’ascolto non giudicante, la gentilezza, l’onestà, la valorizzazione delle differenze individuali, mantenendo la parola data.
Riconoscendo l’altro come persona degna di rispetto, evitando di manipolarne il pensiero, evitando pettegolezzi sarcastici, mostrando empatia anche se si hanno diverse opinioni.
Tutto questo dovrebbe essere sufficiente per raggiungere obiettivi importanti senza imbarcarsi in altro.
Si possono creare progetti multidisciplinari interessanti e stimolanti…. perché andare ad esplorare contenuti così intimi?
Angela D’Alessandro
Prolife insieme
http://www.prolifeinsieme.it