Trentino: contraccettivi gratuiti, strumenti per una maternità consapevole?

https://www.ildolomiti.it/politica/2025/in-un-anno-602-interruzioni-volontarie-di-gravidanza-in-trentino-contraccettivi-e-sistemi-protettivi-siano-gratuiti-per-donne-e-uomini-tra-i-17-e-i-30-anni

In cosa consiste il sostegno “per una maternità consapevole” secondo Paola De Magri, consigliera provinciale di casa e autonomia? Nel distribuire contraccettivi gratuiti dai 17 ai 30 anni.
L’alto numero di interruzioni volontarie di gravidanza contate in un anno in Trentino (602 secondo il Dolomiti) fa riflettere.
Risulta evidente che questa ecatombe, sia scaturita dalla mancata consapevolezza di quello che si va a fare chiedendo l’ivg.
Si va ad uccidere un bambino il quale ha già un cuore pulsante ed un DNA chiaro e definito, unico e irripetibile.
Il feto è un essere umano in crescita già dalla fecondazione.
La scienza sostiene che sia in grado di sentire dolore già prima della ventesima settimana di gestazione momento in cui, gradualmente, compaiono i recettori necessari.
L’aborto è quindi una procedura medica che pone fine alla gravidanza portando alla morte del feto.

Manipolazione della l. 194

Questo messaggio però, grazie anche alle battaglie di femministe inferocite e alla cattiva gestione della l.194/78, non passa.
Si parla di diritto di aborto, di autodeterminazione, di libera scelta politica e valoriale anche se non è chiaro a quali valori si faccia riferimento.
Quindi, anziché evidenziare l’aspetto omicida che l’aborto riveste, si punta sull’educazione sessuale, proponendo anticoncezionali gratis entro una certa fascia di età.
Probabilmente dopo il problema non esiste più o se esiste si può “tollerare”…questi sono i misteri di certe politiche “bizzarre”.
Si tende a normalizzare le pratiche sessuali tra giovani e giovanissimi, fornendo strumenti che le disciplinino e, sempre secondo queste teorie, li portino ad “una genitorialità consapevole.”
È proprio questo il modo migliore per tentare di far passare un messaggio così importante?
Togliendo tutti i freni inibitori? Rendere una società schiava della libido contribuirà a fare di essa una società più felice?
È questo che può dare al cuore dell’uomo l’amore, quello vero decantato da innumerevoli poeti, filosofi e pensatori?
La visione del “sesso libero” è il frutto di una società edonista e narcisista molto pericolosa in quanto lascia solitudine e profonde ferite. Basta pensare a come alcool, droga, pornografia dilaghino tra i ragazzi e non solo!

La riscoperta del sesso quale linguaggio d’amore

Il sesso, quale strumento valoriale, dovrebbe essere considerato come dono di sé all’interno di una relazione stabile, profonda, che alimenti un linguaggio d’amore, che rafforzi l’unione e l’intimità della coppia.
Non un semplice istinto o un atto meccanico.
Solo riscoprendo l’amore donato si potrà essere maturi per assumersi una responsabilità che duri tutta la vita quale l’essere genitori.
La genitorialità infatti comporta amore incondizionato, pazienza, flessibilità, responsabilità.
Distribuire anticoncezionali gratis ad una fascia d’età considerata a rischio è semplicemente mettere una pezza su una stoffa lisa. È un rimedio all’emergenza ma che non risolve il problema.
È necessario fornire ai giovani, bombardati da messaggi che esaltano il sesso in ogni dove spogliandolo della sua autentica bellezza, strumenti per capire quali siano i loro veri desideri.
Strumenti che favoriscano una crescita personale libera dai condizionamenti e dalle aspettative altrui.
Che li aiutino ad accettare sé stessi con i propri limiti, i propri difetti senza lasciarsi influenzare dai media e dai messaggi effimeri che trasmettono.
È importante che imparino a dare ascolto alle emozioni le quali sono fondamentali per capire cosa realmente si desidera.
Diventa necessario inoltre riscoprire i valori che contano e restarvi fedeli anche se questo comporta crisi di relazione e a volte impopolarità!
Si potrà così parlare di genitorialità consapevole. Non di certo “mettendo il vino nuovo in otri vecchie” si risolverà il problema.
(Marco 2,18-22, Matteo 9,16-17 Luca 5,33-39.)
Per costruire un mondo più consapevole è necessario cambiarne il paradigma. Modificare i modelli di riferimento negativi per tornare ad un pensiero più rispettoso della vita, anche in termini di consapevolezza che abortire equivale ad uccidere.

Angela D’Alessandro. Bolzano
Prolife insieme

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https://www.agenziagiornalisticaopinione.it/lettere-al-direttore/prolifeinsieme-it-replica-a-consigliera-demagri-dalessandro-sostegno-per-una-maternita-consapevole-non-significa-distribuire-contraccettivi-gratuiti/