Quando l’istruzione diventa ideologia

https://www.noidonne.org/agenda/roma-la-tua-scelta-zero-ostacoli-guida-pratica-al-tuo-aborto-libero-e-informato.php

Il femminismo tossico trasforma in un ostacolo la semplice offerta di una alternativa all’aborto, negando di fatto alla donna la possibilità di esercitare davvero una libera scelta.

Sempre più ambiti legati al mondo dell’istruzione dedicano giornate intere per spingere la donna a considerare l’aborto solo come un “diritto da esercitare” con fierezza nella propria autodeterminazione.
Ma la realtà è ben diversa.
Di fatto una donna può scegliere se diventare madre o meno, solo quando non lo è già!
Quando una donna è in stato di gravidanza, è già madre.
È troppo tardi quindi per esercitare l’autodeterminazione perché non si tratta più solo di lei e del suo corpo, ma di un piccolo essere umano che abita dentro di lei e dipende da lei completamente.
Questo feto resterà suo figlio per sempre, non importa quale sarà la scelta della donna, se deciderà di abortire resterà madre di un figlio mai nato.
La donna  porta in sé il dono inestimabile di poter DARE la vita, una responsabilità enorme che viene banalizzata blaterando di prigionia, tabù e fatica come se l’Amore, quello vero, non fosse sempre un sacrificio!
Tutto ciò che vale la pena necessita di grandi sacrifici che diventano più leggeri se sostenuti dal desiderio di rapporto e relazione con l’altro.
Il progetto “Culle per Vita” offre la possibilità alle mamme coraggiose che intendono portare avanti la gravidanza di mettere al mondo il loro figlio anche se non potranno allevarlo, scegliendo comunque di dargli l’occasione di VIVERE! Io ho grande stima per queste donne che testimoniano che c’è sempre un’altra possibilità.
Purtroppo anche a causa di questi incontri ideologici sempre più promossi in ambito educativo, viviamo oggi in una cultura completamente individualista ed intrisa della parte peggiore del femminismo, quello tossico che si ritorce contro la donna stessa.
Il nostro Comitato “Prolife Insieme” auspica che all’ interno di questi incontri ci possa sempre essere almeno un sano contraddittorio, invitando anche le tante associazioni a favore della vita della donna e del bambino e proprio attraverso questi dibattiti costruttivi i giovani possano comunque imparare il valore della vita. La mia vita non vale di più di quella piccolo feto o di un anziano malato. Ogni vita ha pari dignità ed è unica ed irripetibile.
Pertanto, per poter parlare di “aborto libero e informato” come  titolano molti di questi eventi, è necessario mostrare la realtà, ovvero che il grumo di cellule è un essere umano vivente con un cuore che batte.
Il piccolo feto prova dolore già dopo poche settimane, come dimostrano numerosi studi scientifici, alcuni dei quali vengono riportati nel libro “L’alba dell’«io» Dolore, desideri, sogno, memoria del feto” del professore Carlo Valerio Bellieni, una lettura davvero utile per essere  informati e non indottrinati sull’argomento ed esercitare davvero una LIBERA SCELTA.
Perché è solo nella RICERCA della verità che possiamo essere veramente liberi.

Manuela Ferraro
Poggibonsi SI
Per Comitato Prolife Insieme
http://www.prolifeinsieme.it