Femminismo pacifista nel mondo antico? Una maldestra manipolazione

https://www.ilreggino.it/societa/2025/09/16/lisistratae-le-altre-a-borgo-nocille-poesia-e-musica-contro-la-violenza/?amp
La tendenza a usare il passato per “ attualizzarlo” quasi a cercare giustificazioni o spiegazioni di scelte moderne si può ritenere un esempio palese di mediocre senso della cultura o un tentativo maldestro di manipolazione. Così sembra suggerire l’evento che fa riferimento alla commedia di Aristofane, Lisistrata (“colei che scioglie gli eserciti”).

Il titolo scelto per l’occasione  “ Lisistrata e le altre. Contro la discriminazione delle donne” si presenta in realtà quasi in totale antitesi con il vero messaggio della commedia del grande Aristofane, che mira invece alla conferma della discriminazione delle donne.
L’affermazione poi: “… alla commedia che immaginava un mondo pacifico guidato da donne, un mondo alla rovescia che l’autore consegnò alle donne di Atene nello scenario di un conflitto che insanguinava la Grecia” denota, purtroppo, o ignoranza o tentativo di strumentalizzazione del mondo antico, chiaramente misogino, la società greca in particolare: ora si può dibattere se Aristofane lo sia stato di più o di meno, come Euripide, ma i due grandi autori sono figli dello stesso tempo e sia il titolo sia il riferimento stesso alla commedia sono infelici, perché la commedia è  una tirata sulle donne. Infatti all’inizio esse vengono derise perché non sanno neanche tenere un giuramento, perché bevono, non riescono ad astenersi dal sesso, e via dicendo; quando sul palco arriva la pace rappresentata da una bella ragazza, ovviamente destinata al matrimonio, il commento degli attori è “che belle mammelle che bel sedere” ( i termini in greco antico sono ben più espliciti!) perché ovviamente questa è una commedia che deve suscitare il riso, un riso anche amaro e quindi Lisistrata è tutt’altro che una commedia femminista!
Non può essere nemmeno classificata “ utopia”, come si potrebbe pensare de “ Gli uccelli”, però di fatto era per i Greci un’utopia pensare di raggiungere la pace, perfino con questa cosa così folle delle donne che prendono il potere, che prendono decisioni importanti che non sia cosa mettere in pentola per la cena in assenza degli uomini. In Aristofane mai c’è un vago accenno alla parità dei sessi o una benché minima rivalutazione del sesso femminile!
Fuori discussione, anche da un genio come Aristofane.
Forse il messaggio della Lisistrata è una provocazione, sicuramente sottolinea una gran voglia, un gran bisogno di pace per cui Aristofane immagina che si possa ottenerla a tutti i costi, persino con questa follia, questa assurdità delle donne al comando. Non si dimentichi che c’è una città in guerra, gli uomini muoiono in battaglia, ma manipolare la commedia antica in tal modo per costruirne un esempio di femminismo pacifista denota quantomeno non conoscenza approfondita della temperie culturale del V secolo a.C. ad Atene.
Conclusione: noi donne possiamo essere davvero testimoni di femminilità ( non di femminismo) e di rispetto dell’altro , con i valori che già ci caratterizzano, che abbiamo ricevuto in dono dal Cristianesimo, e che forse converrebbe conoscere meglio per renderlo il vero vessillo di amore e pace.

Prof. Vittoria Criscuolo
Vicepresidente Comitato “ Pro-life insieme “
www.prolifeinsieme.it