Ed.sessuale a scuola:un intervento fallimentare per i giovani

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Otto adolescenti su dieci odiano il loro corpo: l’allarme di ActionAid su una generazione schiacciata da social e stereotipi di genere nelle scuole.
Quando una organizzazione richiede un sondaggio, ci si deve sempre comandare quali interessi la muovano e quali risultati intenda ottenere. Se l’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai elargisce fondi del suo 8×1000, lo fa per curiosità, per generoso interessamento a chissà che cosa, o per ampliare la sua azione presso i giovani? Quali interessi inoltre sollecitano tutto questo agitarsi attorno alla “educazione sessuale e all’affettività” scolastica, e quali interessi economici , politici e di carriera nascondono?

Le trasformazioni psico-fisiche puberali indotte dagli ormoni androgeni ed estrogeni possono causare disagio agli adolescenti, poiché solo gradualmente viene raggiunta la maturità fisica e psichica.

Tale disagio può risultare più inquietante poiché attualmente vengono proposti modelli maschili e femminili praticamente irraggiungibili di personaggi che possiedono ed incentivano canoni di bellezza, capacità comunicative, simboli di status ampiamente superiori a quelli delle persone comuni. (1) Ilgruppo coetaneo di appartenenza può discriminare o addirittura bullizzare soggetti ritenuti dotati di minori attrattive. Difficoltà scolastiche possono sommarsi ad altri fattori che generano insicurezza.  Non sempre esiste una buona e corretta comunicazione nell’ambito familiare, soprattutto quando divorzi e separazioni minano l’autorevolezza e persino la presenza delle figure parentali, o quando il genitore, cui è affidato principalmente il figlio, manifesta egli stesso la sua insicurezza intrattenendo rapporti non duraturi con persone, che entrano ed escono dal nucleo familiare già compromesso.

Soprattutto l’adolescente viene indotto dai mezzi di comunicazione di massa e spinto dai coetanei a “provare” rapporti sessuali precoci, che risultano inevitabilmente inappaganti, essendo carenti di vero amore e di idoneità psico-fisica, cosicché egli può rimanere sconcertato e sentirsi profondamente inadeguato al suo ruolo maschile o femminile sessualmente determinato.

Tutti questi fattori favoriscono un senso di inadeguatezza, che può tradursi in atteggiamenti contraddittori rispetto ad un corpo che si sta modificando naturalmente e positivamente in senso maschile oppure femminile con i propri ritmi e con i limiti estetici, che ognuno di noi deve di norma accettare, anziché farsi condizionare da giudizi altrui, o da aspirazioni intrinseche eccessive.

Questi fattori implicano sessualizzazione e cospirano a indurre sintomi di dismorfofobia, di cui la disforia di genere rappresenta il caso limite (2), poiché coinvolge la percezione dell’intera realtà somatica e psichica. Esistono quindi adolescenti disorientati, che i diffusori del sondaggio etichettano sbrigativamente in cinque categorie finalizzate alla loro tesi: occorre la famosa “educazione sessuale ed all’affettività scolastica” conculcando e violentando diritti sanciti dalla Costituzione, doveri, desideri delle singole famiglie.

Ogni intervento di sanità pubblica richiede la verifica della sua efficacia. I programmi di “educazione sessuale”  scolastica, avviati fin dagli anni Cinquanta del XX secolo presso Stati come Svezia, Regno Unito, Francia, hanno fallito negli scopi dichiarati di evitare comportamenti asociali, gravidanze indesiderate, procurato aborto, malattie infettive sessualmente trasmesse: tale fallimento è noto da tempo immemorabile, ma viene opportunamente occultato.

E’ il cosiddetto Paradosso Nordico: la Svezia detiene il primato assoluto per femminicidi, per stupri, ed è anche il paese in cui almeno il 30% delle donne lamenta violenze domestiche. Questi dati poissono essere ottenuti on-line anche da siti femministi come Cosmopolitan. I tassi di violenza sulle donne più alti si riscontrino nei Paesi (considerati) cosiddetti più sviluppati, come Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Germania, Olanda, con punte inquietanti negli ultra-moderni, ultra-civili Stati del Nord: Svezia, Norvegia, Finlandia, Danimarca. In Italia in base ai dati 2021 il primato delle violenze sessuali  spetta proprio alla avanzatissima Emilia Romagna. (3)(4)(5)

Questi programmi al contrario espongono i bambini a sessualizzazione precoce, li inducono ad interessarsi alla pornografia, alla quale purtroppo internet offre facile accesso con conseguenze perniciose a qualsiasi età. Pornografia,prostituzione, droga sono poi strettamente collegate.

La sessualizzazione si verifica quando il valore di una persona deriva solo dal suo fascino o dal comportamento sessuale, con l’esclusione di altre caratteristiche, e quando una persona è sessualmente oggettivata, ad esempio, trasformata in una cosa per l’uso sessuale di un altro.

L‘imposizione inappropriata della sessualità è particolarmente rilevante per i bambini. Chiunque (ragazze, ragazzi, uomini, donne) può essere sessualizzato”: così definisce l’American Psychological Association (6)

I programmi della cosiddetta educazione sessuale fanno pubblicità alla doppia contraccezione: la femminuccia deve assumere la pillola anticoncezionale e pretendere che il ragazzo usi il preservativo. Non soltanto si riduce la cosiddetta educazione sessuale non alla costruzione responsabile di rapporti rispettosi di sé e dell’altra persona, bensì alla disinvolta fruizione di rapporti sessuali anche in età precoci o precocissime, cosicché più facilmente si verificano nell’animo degli adolescenti sentimenti di insufficienza e di disorientamento, si spingono cioè questi adolescenti verso la disforia di genere.
Si aggiunga che i profilattici o almeno numerosi di essi risultano permeabili ai virus, cosicché non costituiscono reale protezione rispetto a malattie virali sessualmente trasmesse, AIDS compreso, neppure quando siano perfettamente integri. La somministrazione di ormoni contenuti negli anticoncezionali femminili è tutt’altro che scevra di rischi, in primis quelli cardiovascolari, e può anche interferire con il normale sviluppo puberale.

Se proprio oggi si assiste all’incremento di varie forme di violenza (dalla predazione sessuale sui minori alla violenza sessuale sino allo stupro, dal bullismo al cyberbullismo, dal mobbing alla induzione al suicidio), la conseguenza logica è che la violenza deriva ed è incentivata proprio dalla continua, reiterata insistenza su questi temi, che veniva affrontati nell’ambito delle relazioni  familiari, che costituivano la normale educazione in una società ben ordinata e responsabile, che non sentiva e non aveva nessuna necessità di corsi specifici e di psicologi. E il Collega ha certamente sperimentato quanto perniciosa possa essere l’intromissione di alcuni tra gli psicologi nelle questioni di pertinenza medica.

Un’ultima considerazione: Quanto costano in termini di tempo impegnato e sottratto alle autentiche attività scolastiche questi fallimentari e controproducenti  interventi di “educazione sessuale”? Quali stipendi incassano gli operatori coinvolti? E quanto costano in termini di denaro pubblico?

Dott. Luciano Leone

Medico Chirurgo, specialista in Pediatria
Comitato ProLife Insieme

http://www.prolifeinsieme.it

1) Adriano Pagnin: Comportamenti e problemi psicosociali.In: Adolescenza, a cura di Francesca Severi. UTET periodici, Milano 1997

2) Katharine Anne Phillips , Dan J. Stein: Disturbo da dismorfismo corporeo .

https://www.msdmanuals.com/it-it/casa/disturbi-di-salute-mentale/disturbo-ossessivo-compulsivo-e-disturbi-correlati/disturbo-da-dismorfismo-corporeo   revisione completa giugno 2021

3) Luca Ricolfi: Il primato del Nord. Cosa dicono i numeri sulla violenza di genere. 01.09.2023 https://www.ilmessaggero.it/editoriali/primopiano/stupri_violenze_di_genere_primato_nord_numero_luca_ricolfi-7604501.html

4) Domenico Bonvegna: Nella “tollerante” Svezia il triste record di femminicidi e stupri. 28.11.2023 https://www.destra.it/home/nella-tollerante-svezia-il-triste-record-di-femminicidi-e-stupri/

5) Family Watch: The World Health Organization Exposed: Abortion, Sexual Rights and CSE. Aprile 2020

6)  American Psychological Association: Sexualization of Girls is Linked to Common Mental Health Problems in Girls and Women–Eating Disorders, Low Self-Esteem, and Depression. An APA Task Force Reports. 2007

https://www.apa.org/news/press/releases/2007/02/sexualizationhttps://www.apa.org/pi/women/programs/girls/report