ttps://www.tgcom24.mediaset.it/magazine/abrosessualita-orientamento-sessuale_102956266-202502k.shtml
FLUIDO MA CON LE IDEE CHIARE
Ho letto con vivo interesse l’articolo in oggetto riscontrando in esso manifeste contraddizioni. I cosiddetti sessuologi che si qualificano come “esperti”, sostengono l’una Nadège di “sentirsi liberi di amare chi si vuole, come si vuole, senza doversi per forza spiegare in maniera chiara se non se ne sente il bisogno”, mentre l’altro Miotti “dietro a questo atteggiamento ci siano a volte episodi di sofferenza e di dolore. Ma anche e soprattutto di solitudine e di una vera ricerca di se stessi.”
L’American College of Pediatricians ha da tempo pubblicato un documento chiaro e comprensibile per chiunque, senza necessità di sessuologi: (Gender ideology harms children L’ideologia gender danneggia i bambini) https://www.acpeds.org/the-college-speaks/position-statements/gender-ideology-harms-children
“1. La sessualità umana è biologicamente ed oggettivamente binaria: “XY” e “XX” sono marcatori genetici di maschio e femmina rispettivamente – non marcatori genetici di un disturbo.
2. Ognuno nasce con un sesso biologico. Il genere (consapevolezza e senso di sé stessi come maschio o femmina) è un concetto sociologico e psicologico. La consapevolezza di sé stesso come maschio o femmina si sviluppa nel tempo e, come tutti i processi di sviluppo, può essere deviata da percezioni soggettive, da relazioni e da esperienze avverse di un bambino dall’infanzia in avanti. Le persone che si identificano come “sentirsi come il sesso opposto” o “da qualche parte nel mezzo” non costituiscono un terzo sesso. Rimangono uomini o donne biologici. 2,3,4.
3. La convinzione di una persona di essere qualcosa che non è, nella migliore delle ipotesi è un segno di pensiero confuso.”
Quindi occorrerebbe scrivere FLUIDO E CON LE IDEE CONFUSE.
La teoria gender viene rifiutata anche da femministe come Germaine Greer e Marguerite Stern, dal biologo ateo Richard Dawkins.
La teoria gender infatti non si basa su conoscenze di fisiologia medica, bensì è stata inventata da Judith Butler, statunitense, laureata in filosofia, docente di retorica presso l’Università di Berkeley in California, e da Teresa De Lauretis. autrice della Queer theory. Gay and lesbian sexualities (Teoria queer. Sessualità omosessuali e lesbiche) parimenti presso l’Università della California. Queer (strano, bizzarro) è termine inclusivo che permette di indagare e nominare tutti gli aspetti della sessualità: si tratta di un “approccio teorico che enfatizza la mutabilità, l’instabilità, la provvisorietà delle identità.”
L’esplosione di tali fenomeni, il dilagare da un ristretto numero di persone e da un circolo di ricercatori universitari più o meno politicizzati e sponsorizzati è stato programmato e voluto da poteri forti, che hanno investito in questa ideologia grandi mezzi finanziari ed ottenuto cospicue rendite economiche dal mercato dei mezzi di comunicazione e di intrattenimento, dall’industria farmaceutica, dalle cliniche per il cosiddetto cambio di sesso, dai contributi statali per le attività sanitarie. (cfr ad esempio: Jennifer Bilek: Transsexual Transgender Transhuman. Dispatches from The 11th Hour. Pinifex Press 2024)
Leggiamo che cosa scrive Maddalena Mosconi, psicoterapeuta del SAIFIP Servizio di Adeguamento tra Identità Fisica e Identità Psichica http://www.vita.it/it/article/2019/02/15/bambini-e-adolescenti-transgender-i-numeriveri-e-le-parole-giuste/150696/ : «Nel nostro centro di Roma stiamo osservando un aumento importante degli adolescenti che si definiscono gender fluid, intendendo con questo termine il bisogno di aderire a un modello non binario rispetto alle categorie maschio o femmina. Arrivano molti adolescenti che inizialmente vogliono effettuare un percorso di transizione FtoM (da femmina a maschio), ma poi durante il percorso psicologico si spostano verso una maggiore fluidità»: magnifico risultato di incremento della confusione mentale, con la quale l’adolescente si era presentato al centro in cerca di aiuto.
Siamo tutti influenzabili dall’altrui giudizio, dall’approvazione o dalla disapprovazione sociale. E’ ovviamente facile da parte di “esperti” intrisi di ideologie influenzare, condizionare, plagiare un bambino o un adolescente, momentaneamente disorientato, mentre il medesimo documento dell’American College of Pediatricians riporta: “Il 98% dei ragazzi e l’88% delle ragazze che soffrono di disforia di genere accettano il loro sesso biologico dopo aver attraversato naturalmente la pubertà.”
E’ altrettanto ovvio che ci siano organizzazioni, centri, cliniche che evitano di aiutare veramente le persone, poiché ottengono profitti seguendo pazienti che cronicamente necessitano di supporto psicologico, quei pazienti che, come ammette Miotti, lamentano “sofferenza, dolore, ma anche e soprattutto solitudine.”
Dott. Luciano Leone
Medico Chirurgo, specialista in Pediatria
Comitato ProLife Insieme