Educare al rispetto del proprio corpo: la scuola può fare la differenza

https://www.leggo.it/esteri/news/maestra_canta_ai_bambini_canzone_sul_consenso_spopola_sui_social_oggi_28_agosto_2025-9035761.html

I bambini vanno difesi sempre, fin dal concepimento. La vita va salvaguardata. Il diritto alla vita è un diritto umano inalienabile e rappresenta il prerequisito necessario  al fine di esercitare tutti gli altri diritti e poter condurre cosi una esistenza dignitosa.
Una maestra che educa i suoi alunni al rispetto del proprio corpo dimostra di avere a cuore la vita di questi piccoli.
In una società in totale confusione su cosa è bene su cosa è male, c’è bisogno di mettere ordine.
In rete girano messaggi disfunzionali capaci di causare disagio o problemi e che sono purtroppo alla portata di tutti. Non sono rari gli episodi di bambini adescati per fini pedopornografici.
L’infanzia è offesa, abusata, maltrattata.
Il “politicamente corretto”, l’ideologia del “c’è posto per tutti” che dovrebbe essere riferita ad un concetto di inclusione e di apertura verso la diversità, in contesti sociali, personali, culturali, opponendosi ad un’idea di esclusione e discriminazione  promuovendo altresì l’integrazione e la condivisione, è in realtà un vettore per fare passare messaggi intrisi di dottrina distorta.
Si cerca di scavalcare le famiglie promuovendo e spingendo per l’educazione sessuale fin dai primi anni di scuola senza avere il consenso informato dei genitori. La materia “educazione sessuale” dovrebbe fare parte delle discipline curricolari ed insegnata da un docente il quale avrebbe naturalmente “libertà di insegnamento”.
Potrà scegliere le modalità con cui passare l’intervento, valutarne i contenuti e decidere, magari in équipe con altri docenti, che tipo di progetti inserire in quel contesto.
Potrebbe optare per fare intervenire persone con orientamento sessuale omo oppure ragazzi transgender.
Tutto questo con l’obiettivo dell’accettazione della diversità, in nome di un’inclusione che ha i tratti  però dell’indottrinamento ideologico, e che non ha nulla da spartire con l’educazione sessuale, la quale mira a promuovere lo sviluppo consapevole degli aspetti sessuali ed emotivi dei ragazzi, fornendo loro le informazioni scientifiche necessarie, contrastando la disinformazione che deriva dalla rete, prevenendo le infezioni sessualmente trasmesse, riducendo la violenza di genere, migliorando il benessere psicologico, valorizzando il rispetto del proprio corpo, curandone la salute fisica e mentale e trattando il proprio corpo con dignità.
Purtroppo ci sono stati episodi in cui la scuola è diventata terreno fertile per un certo tipo di propaganda, autorizzando  persone transgender, improvvisatesi docenti, a parlare della propria scelta di vita.

https://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/2010/23-gennaio-2010/trans-fa-lezione-scuola-ragazzi-mi-hanno-accolta-1602335462777.shtml

Non si possono fare passare questi messaggi come fossero cose normali. La disforia di genere non è una condizione che capita a tutti ma riguarda una minoranza di persone che provano un profondo e persistente disagio a causa dell’incongruenza tra il proprio genere e il sesso assegnato alla nascita
È un disturbo e come tale va trattato da professionisti.
Tutto questo rendere fluido il pensiero affinché si possa indirizzare verso una mente aperta, nasconde una pericolosa trappola che è quella dell’indottrinamento ideologico. È una corrente di pensiero che non ammette condizionamenti dottrinali che sono tipici appartenere alla realtà cattolica, corrente che rappresenta però una vera e propria dittatura la quale non ammette repliche.
Una sorta di leone travestito da agnello che giudica oscurantisti tutti coloro che si discostano per ragioni religiose o altro dalla loro idea.
Chi ha a cuore la salute dell’infanzia e della gioventù si metterà sempre di traverso.
Saremo sentinelle attente a questo passaggio sinistro ideologico. Non avremo mai paura di alzarci in piedi e saremo tutti compatti ed unanimi nell’urlare “GIÙ LE MANI DAI NOSTRI BAMBINI”.

Angela D’Alessandro
Comitato “Prolife insieme”

http://www.prolifeinsieme.it