Telefono Rosso per le future mamme, intervista al Prof. Marco De Santis

Il Prof. Marco De Santis è nostro gradito ospite a Radio Maria nella trasmissione “ Tavolo pro-life “

Parliamo del “telefono rosso” attivo in tutta Italia, il cui responsabile è il professor Marco De Santis: si tratta di Servizio telefonico dedicato alle future e alle neo mamme

Responsabile: Prof Marco De Santis

TEL: 06 30 15 6298

(Lunedi: 14:00 – 19:00 • Venerdì 14:00 – 19:00)

1) Che cos’è telefono rosso?  Di che cosa si occupa?

È un servizio Medico specialistico gratuito. Nasce nel 1988 ed è tuttora attivo grazie al contributo del CENTRO STUDI per la TUTELA della SALUTE della MADRE e CONCEPITO dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma ed opera all’interno del Policlinico Universitario A. Gemelli di Roma.

Offre informazioni sui Fattori di rischio riproduttivi (farmaci, sostanze chimiche, radiazioni ionizzanti, infezioni, e patologie croniche materne), fornisce consulenze telefoniche in fase pre-concezionale, in gravidanza o durante l’allattamento, ed è aperto a donne, coppie e operatori sanitari in genere.

La consulenza viene effettuata da medici specializzati in ostetricia e ginecologia con particolari competenze nel campo della medicina prenatale, delle gravidanze a rischio e della teratologia clinica. E’ un vero e proprio atto medico, si apre una cartella clinica si richiedono informazioni relative allo stato di salute e all’esposizione in particolare, tipo di esposizione, epoca della gravidanza e presenza di altri fattori di rischio. Ad esempio ho preso un farmaco: quale? A che dosaggio? Quando? Per bocca, in vena o per uso topico? Questo è importante perché alcuni farmaci sono pericolosi solo in alcune epoche di gravidanza o solo per alcuni dosaggi e vie di somministrazione.

La valutazione del possibile rischio riproduttivo si avvale anche delle banche dati specifiche disponibili a livello internazionale. Il Telefono Rosso è infatti integrato nella rete dei servizi omologhi (Teratogen Information Service) europei (ENTIS) ed extraeuropei (OTIS), con i quali esiste un rapporto continuo di scambio di informazioni relative soprattutto alle problematiche che risultano più rare o nuove.

Promuove studi sui nuovi farmaci relativamente alla sicurezza in gravidanza e il buon uso dei farmaci nella patologie delle donne.

2) Qual è il principale obiettivo del Telefono Rosso?

​Il Telefono Rosso è un Servizio Telefonico per la valutazione  del rischio riproduttivo. L’obiettivo principale è quello di fornire rapidamente ed in maniera efficace, consulenze teratologiche, dando adeguate informazioni alle gestanti che hanno assunto o assumono farmaci o che hanno  malattie croniche o intercorrenti nei primi mesi di gravidanza o che temono complicanze o malformazioni per il feto. Esegue  consulenze preconcezionali indicando norme comportamentali, strategie vaccinali e  un corretto uso dei farmaci, soprattutto nelle situazioni ad alto rischio di difetti congeniti. Esegue consulenze farmacologiche anche in allattamento, sostenendo l’allattamento naturale indicando o escludendo possibili rischi per il neonato. E’ un prezioso Servizio di farmacovigilanza in gravidanza che raccoglie dati sulla sicurezza dei farmaci e indirizza le pazienti, se necessario, presso il Centro di diagnosi prenatale o il Reparto di Patologia Ostetrica del Policlinico A. Gemelli. Copre tutto il territorio nazionale ed al momento è attivo 5 h, due volte a settimana al numero 0630156298. La consulenza è gratuita e gli operatori sono specialisti ginecologi-ostetrici particolarmente formati nel campo della teratologia. L’attivita’del Telefono Rosso oltre a tranquillizzare il 95 % delle donne in gravidanza che chiamano, individua le situazioni di rischio, le quantifica e le qualifica indicando i percorsi di diagnosi e le terapie eventualmente possibili. Ad esempio: non sapevo di essere incinta ho preso un farmaco, che succederà al mio bambino? Informando correttamente le pazienti svolge una importante opera di prevenzione di quegli aborti volontari legati a paure spesso immotivate e amplificate in gravidanza, timori di effetti dannosi sul prodotto del concepimento ad esempio da parte di un farmaco preso o di una infezione o di radiazioni ionizzanti.

3) Chi chiama il telefono rosso?

Sono donne per lo più coniugate, istruite, all’inizio della gravidanza, che hanno assunto farmaci o fatto una radiografia. La maggior parte soffre di patologie croniche, patologie autoimmuni, epilessia, ipertensione, trombofilia.circa un 8% chiama preconcezionalmente, consentendo cambi di terapia o aggiustamenti terapeutici molto efficaci, per avere una gravidanza sicura e fisiologica nonche’ possibilità di informazione sull’ assunzione di acido folico e su norme igienico alimentari per ridurre il rischio di difetti congeniti.

4) La paura di effetti dannosi sul concepito porta alla possibilità interrompere volontariamente la gravidanza?

Purtroppo sì e il fatto che le tranquillizziamo in quasi il 95% dei casi riduce notevolmente il ricorso all’aborto per paura, per il timore di difetti congeniti  indotti da farmaci o da innocue radiografie diagnostiche. I farmaci teratogeni sono pochi, li conosciamo e possiamo evitarli. Là dove c’è un rischio però lo quantifichiamo, non è mai del 100%!, e lo qualifichiamo in modo che la diagnosi prenatale lo possa ricercare ed escludere. Ad esempio se la donna assume carbamazepina per problemi di epilessia, è vero che questo farmaco può causare la spina bifida, una grave malformazione del SNC ( Sistema Nervoso Sociale), ma è anche vero che lo fa nell’1% dei casi esposti e questi casi possiamo individuarli con l’ecografia e anche trattarli con la chirurgia fetale.

5) Quali sono i farmaci più citati nelle consulenze?

Soprattutto i farmaci attivi sul sistema nervoso centrale, gli ansiolitici e gli antidepressivi. La maggior parte di questi farmaci sono compatibili con la gravidanza e vanno usati soprattutto se si sono dimostrati necessari ed efficaci e questo anche in allattamento. Teniamo conto che la depressione è la patologia cronica piu diffusa nella donna in età riproduttiva e che va assolutamente trattata per assicurare un buon esito della gravidanza. Purtroppo queste donne spesso sospendono o sono consigliate di sospendere terapie che invece sono compatibili con la gravidanza e necessarie, perché se la donna sta male aumenta il rischio di esiti avversi della gravidanza e anche di aborto volontario. Ci sono poi altre patologie croniche molto frequenti come l’epilessia e, soprattutto nelle mamme piu avanti con l’età, come l’ipertensione cronica e le patologie autoimmuni. Anche qui è importante la programmazione della gravidanza e la scelta dei farmaci piu adatti alla gravidanza.

6) Ci sono altri fattori di rischio particolarmente temuti dalla mamme?

Sì e direi soprattutto le radiazioni diagnostiche. Capita spesso che la donna si trovi a fare una lastra quando ancora non è a conoscenza della propria gravidanza e l’allarme è molto alto. Anche qui definire il tipo di esposizione, la dose, l’epoca del concepimento ci permette di tranquillizzare le mamme, infatti quasi mai le radiazioni diagnostiche raggiungono livelli di allarme, i dosaggi dei normali esami diagnostici non raggiungono livelli di radiazione capaci di indurre difetti congeniti.

7) Se ci sono dei rischi cosa succede?

Come dicevamo li quantifichiamo e li qualifichiamo e il nostro servizio di diagnosi prenatale è a completa disposizione di queste pazienti. Se la donna assume paroxetina, per esempio, ha un rischio di cardiopatia nel proprio bambino ma quanto è questo rischio? ( quantificazione ) e che cardiopatia determina? ( qualificazione ) Il rischio è 1.6% a fronte di un rischio naturale dello 0.8% e sono difetti interatriali spesso diagnosticabili solo con ecocardiografia e clinicamente irrilevanti. Detto questo la donna viene informata, capisce le dimensioni del fenomeno e può intraprendere un percorso di diagnosi prenatale. Quindi anche in presenza di piccoli rischi può essere importante fare la terapia se risulta efficace e necessaria.

8) Quante consulenze fate all’anno?

Nel 2024 sono state effettuate circa 2000 consulenze specialistiche: nell’89% dei casi ha chiamato la donna, nel 5% il partner, nel 3% un parente e nel 2% un medico. Le chiamate sono state fatte prevalentemente in gravidanza, nel primo trimestre e solo nel 10% preconcezionalmente e nell’ 8% in allattamento. Il motivo della chiamata è stato un farmaco nel 93% dei casi, nel 4% dei casi una esposizione a radiazioni diagnostiche e nel 2% ad infezioni. Tra i farmaci il motivo della chiamata è stato in circa l’80% dei casi l’assunzione di farmaci attivi sul SNC, in particolare antidepressivi ( SSRI ) e antiepilettici. Inoltre grazie all’azione di follow up e farmacovigilanza che il Servizio fa delle gravidanze esposte, è stato  possibile partecipare ad importanti studi multicentrici internazionali sul vaccino Anti COVID e del Virus respiratorio Sinciziale, sull’ esposizione in gravidanza a  Modafinil e a Anticoagulanti DOACs.

6) Ripetiamo il numero del telefono rosso per rispondere ai dubbi delle mamme in attesa

06 30156298

Comitato “ Pro-life insieme “

Qui il link per riascoltare la trasmissione a Radio Maria

https://radiomaria.it/puntata/tavolo-pro-life-21-07-2025/