Gay Pride, nessuna discriminazione ma anche nessun orgoglio

https://www.primapaginatrapani.it/trapani-pride-pubblicato-un-documento-politico
​Trapani Pride, pubblicato un Documento politico

Sinceramente sfugge alla mia capacità di comprensione quale necessità ci sia di discriminare persone in base al loro orientamento sessuale e fare di questo un momento di orgoglio (pride). Chi va la lavoro dovrebbe attenersi alle sue competenze lavorative e si attende che anche i colleghi facciano altrettanto indipendentemente dalle loro scelte personali in ogni campo: politico, religioso, sportivo, etc. Parimenti chi entra in un negozio, o va per la strada o al campo sportivo ignora tranquillamente molte caratterizzazioni di coloro che incontra: tutti vivono sereni se sussiste rispetto reciproco.
Non si comprende quindi questo mantra relativo a certi gruppi di persone, che, insistendo su certe loro caratterizzazioni, finiscono per ghettizzarsi mentre sembrano ergersi a superiori agli altri.
La teoria gender comunque non si basa su conoscenze di fisiologia medica, bensì è stata inventata inseguendo presupposti filosofici da Judith Butler, statunitense (nata nel 1956), laureata in filosofia, docente di retorica e letterature comparate presso l’Università di Berkeley in California, la quale “si è posta al centro del dibattito post-strutturalista; nel 1990 ha pubblicato Gender trouble (Inquietudine ovvero Disturbo del genere sessuale) in cui ha messo in discussione la naturalità dell’identità di genere, affermandosi come una delle maggiori esponenti della teoria queer.” Come si vede la Butler non ha alcuna preparazione biomedica, e neppure buon senso comune.

Nel numero speciale della rivista «differences» (1991, 3) Teresa De Lauretis Queer theory. Gay and lesbian sexualities (Teoria queer. Sessualità omosessuali e lesbiche) pubblicava gli atti dell’omonimo convegno svoltosi nel febbraio 1990 parimenti presso l’Università della California. Queer (strano, bizzarro) è termine inclusivo che permette di indagare e nominare tutti gli aspetti della sessualità: si tratta di un “approccio teorico che enfatizza la mutabilità, l’instabilità, la provvisorietà delle identità.” Mentre queste identità cangianti apparterrebbero al vissuto del soggetto, in questo ambito il termine drag indica la “pratica del travestimento parodistico.”

Questa ideologia pretende quindi che il genere sessuale risulti esclusivamente costruito in rapporto alla società di appartenenza, e possa essere de-costruito dal singolo soggetto, il quale potrebbe modificare nel tempo a suo piacimento la sua identità sessuale.

Ovviamente tale ideologia prescinde totalmente da ogni evidenza e da ogni realtà biologica, che sottende alle scelte operate nei vari tipi di società in ordine all’educazione ed all’inserimento sociale dei due sessi naturali maschi e femmine. . La natura binaria dei sessi, maschile oppure femminile, non avrebbe bisogno di essere dimostrata, non è parte di una ideologia o della sola cultura cattolica, bensì è attestata dall’’American College of Pediatricians (Gender ideology harms children L’ideologia gender danneggia i bambini https://www.acpeds.org/the-college-speaks/position-statements/gender-ideology-harms-children) e da femministe come Germaine Greer  e Marguerite Stern, dal biologo ateo Richard Dawkins.

L’esplosione di tali fenomeni, il dilagare da un ristretto numero di persone e da un circolo di ricercatori universitari più o meno politicizzati e sponsorizzati è stato programmato e voluto da poteri forti, che hanno investito in questa ideologia grandi mezzi finanziari ed ottenuto cospicue rendite economiche dal mercato dei mezzi di comunicazione e di intrattenimento, dall’industria farmaceutica, dalle cliniche per il cosiddetto cambio di sesso, dai contributi statali per le attività sanitarie. (cfr ad esempio: Jennifer Bilek: Transsexual Transgender Transhuman: Dispatches from The 11th Hour. Pinifex Press 2024)

Dott. Luciano Leone
Medico Chirurgo, specialista in Pediatria
Comitato ProLife Insieme

http://www.prolifeinsieme.it