Cesena, RU486:censura sulle conseguenze fisiche e psicologiche per la donna

https://www.corriereromagna.it/cesena/cesena-pillola-abortiva-quattro-associazioni-protestano-per-manifesti-allarmisti-e-criticano-il-sindaco-per-averli-lasciati-affiggere-FI1486061

Le polemiche che infuriano in questi giorni a Cesena sui poster di Provita e famiglia che elencano gli effetti collaterali della RU486 sono molto indicativi di un dibattito che non vuole essere in nessun modo affrontato.RU-486 e rischi per la donna: commento del dott. Roberto Festa
I cartelloni citano solo dati noti sulle possibili conseguenze dell’assunzione della RU come anche solo, girando un po’ sui social, si può constatare direttamente da parte di tante giovani che ne parlano sconsigliandone l’uso per le pesanti conseguenze che si sono trovate ad affrontare in totale solitudine .
È l’unica pratica medica sulla quale non si possono fare valutazioni di nessun genere mentre su qualsiasi altra pratica il dibattito scorre anche su più canali senza nessuna censura, anche nei confronti di percorsi alternativi alla medicina clinica in senso stretto. È evidente che esiste una certa paura di tirar fuori l’argomento e di guardare in faccia una realtà che comunque resta difficile e la cui pratica rimane parecchio discutibile.
Tutto sembra indicare la via della censura come l’unica praticabile per mantenere tutto su un piano di apparente semplicità e tranquillità.
In realtà però le cose non stanno così e questo atteggiamento di eliminazione dell’avversario per non dover discutere, sembra confermare lo stato di sofferenza sotterranea di tante persone alle quali non si saprebbero dare risposte adeguate ….non è così che si risolvono i problemi di una società che soffre , non è chiudendosi e proibendo l’espressione di un pensiero che comunque ha la sua fondatezza, che si può guardare al futuro con fiducia. Bisogna ricominciare tutti insieme a porci il vero quesito di fondo : ma delegare tutto alla donna dandole questo strumento chimico in mano senza alcun tipo di controllo medico è così sano? È una pratica che porta buono frutti? Quanti rientri dal pronto soccorso possiamo contare e perché?
Questo sarebbe un atteggiamento veramente corretto dal punto di vista clinico e umano.
Quindi perché temere quello che un poster ci ricorda come singoli e come collettività?

Prof. Mariasole Martucci. Maranello ( Modena)
Consigliere comunale
Comitato “ Pro-life insieme “
http://www.prolifeinsieme.it