Egregio Direttore,
chiedo la possibilità di replicare all’ articolo” Dal concepimento alla morte naturale”: la destra usa la legge sul fine vita per colpire l’ aborto. https://www.editorialedomani.it/politica/italia/fine-vita-concepimento-morte-naturale-comitato-etico-aborto-bozza-destra-s7s9ekc5
La frase, ” la vita è un diritto da tutelare dal concepimento alla morte naturale” quale incipit della bozza di legge sul fine vita, pare stia preoccupando non poco chi vuole a tutti i costi il suicidio assistito come nuovo ” diritto” della nostra società.Secondo alcuni personaggi politici infatti, queste parole potrebbero minare l ‘ altro ” diritto” ,ormai assurto a dogma di autodeterminazione della donna mediante l’ aborto.Vi si legge che, questa frase non compare nella Costituzione, né nella L.194/78, ma inserita in questa bozza, diventa un principio cardine, utilizzabile in futuro per restrizioni della stessa legge. Si direbbe che costoro odiano talmente la vita umana da non avere altri obiettivo che non sia la soppressione dei loro simili a partire dal grembo materno fino ad arrivare al suo epilogo che,deve e può avvenire quando lo decide l’individuo( in virtù della nota sentenza della Corte Costituzionale del 2019).
Ma non è finita perché nel disegno si ravvisano altri punti critici: l’ istituzione del Comitato etico di nomina governativa, la esclusione dal SSN e l ‘ obbligatorietà delle cure palliative; tutti questi penalizzerebbero chi vuole morire! Ciò fa esclamare all’ opposizione:- Si rischia che le persone debbano rivolgersi a strutture private o pagare di tasca propria!- E ancora:-Chi ha redatto la bozza è sordo al dolore della comunità civile!- Queste parole mi sembra tocchino la vetta di una effettiva incommentabilita’…Certamente viviamo in un’ epoca di assoluto benessere…Dubito che fino a 50 anni fa a qualcuno potesse venire in mente di essere aiutato a togliersi la vita e che ciò potesse essere sancito dalla legge come atto di pietà,come diritto.Penso a gradi di sofferenza psicologica o fisica insopportabile, ad esempio in tempo di guerra o di carestia o di persecuzione.Penso ai giorni nostri, a chi è affetto da malattie incurabili e nonostante ciò, lotta con tutte le forze per vivere qualche giorno in più.Penso anche a Rossana Benzi, nel secolo scorso,chiusa nel polmone d’ acciaio ma lieta di essere viva.
E il SSN, finanziato con i soldi dei cittadini non dovrebbe servire a curare e sanare chi è malato ?
E non,vergognosamente, per sopprimere la vita dei più fragili.Pensiamo solo alla carenza attuale di possibilità per effettuare visite, esami o interventi improrogabili…Purtroppo, al di là delle dispute tra le varie fazioni politiche, è come se si ripetesse un copione.Con l’ intento di arginare la deriva dell’ eutanasia si sta spianando la strada all’ abbattimento di una serie di paletti (che dovrebbero essere ostacoli ) come già avvenne per la 194/78 chiamata “Norme a tutela della maternità”,Legge 194, un fallimento totale nelle cifre e nell’applicazione ma che si è trasformata in diritto a uccidere un bambino.Auspichiamo che questo disegno di legge sia invece lo spunto per affermare di nuovo e con più forza quanto vi è scritto nel primo articolo:” La vita è diritto fondamentale della persona in quanto presupposto di tutti gli altri e la Repubblica tutela la vita di ogni persona, …senza distinzioni”.Cordialmente.
Maria Cariati per il Comitato Prolife Insieme
www.prolifeinsieme.it