Ed.sessuale, questione pubblica e di interesse nazionale? O solo della famiglia?

https://www.agoravox.it/Educazione-alla-sessualita-a.html

Gent.mo Direttore,
ho trovato piuttosto divertente l’intervento in oggetto, poiché effettivamente non si capisce che cosa definirebbe “una laica, scientifica, seria educazione sessuale nella scuola italiana” e per quale motivo essa sarebbe una questione pubblica e di interesse nazionale”.

Poiché tuttavia viene citata ad esempio la fulgida educazione sessuale scolastica “democraticamente imposta” in Svezia fin dal 1952, è opportuno verificare i risultati.
I programmi di “educazione sessuale e all’affettività”  scolastica, avviati fin dagli anni Cinquanta in Svezia, Regno Unito, Francia, hanno  dunque fallito negli scopi dichiarati di evitare comportamenti asociali, gravidanze indesiderate, procurato aborto, malattie infettive sessualmente trasmesse: tale fallimento è noto da tempo immemorabile, ma viene opportunamente occultato. Essi  nella realtà spesso  veicolano soltanto contenuti ideologici su contraccezione, aborto, omosessualità, transessualità, nomadismo sessuale.  Espongono i bambini a sessualizzazione precoce, li inducono ad interessarsi alla pornografia, alla quale purtroppo internet offre facile accesso con conseguenze perniciose a qualsiasi età. Pornografia, prostituzione, droga sono poi strettamente collegate: il mercato della pornografia attira e sfrutta, con enormi introiti, giovani uomini e giovani donne che si prostituiscono, anche per accedere alla droga: tanti di questi infelici chiudono la loro triste esistenza col suicidio.
Poiché ogni intervento di sanità pubblica richiede la verifica della sua efficacia,  se poi si considera la prevenzione delle gravidanze indesiderate, Epicentro di Istituto Superiore della Sanità riporta che il tasso di abortività in Svezia è del 18,7%
https://www.epicentro.iss.it/ben/2001/aprile/2#:~:text=L‘incidenza%20del%20fenomeno%20%C3%A8,%2C9%20per%201%20000).

e AI Overview addirittura del 20,8% per le donne di età 15-44 anni, comprese quindi le adolescenti.
https://www.google.com/search?q=tasso+di+abortivit%C3%A0+in+svezia+oggi&oq=tasso+di+abortivit%C3%A0+in+svezia&aqs=chrome.1.69i57j33i160.8044j0j7&sourceid=chrome&ie=UTF-8
In Francia, altra patria dell’educazione sessuale scolastica, il procurato aborto è libero da 50 anni con questi brillanti risultati: 223.300 aborti nel 2021; 234.300 nel 2022; 243.623 nel 202; con un tasso di abortività di 16,8/mille donne in età fertile (nella diseducata Italia il tasso di abortività, anch’esso drammatico, è però meno di un terzo:  5,4/mille donne in età fertile).
Anche il più sprovveduto degli Ascoltatori o dei Lettori ha sentito parlare almeno una volta del Paradosso Nordico: la Svezia detiene il primato assoluto per femminicidi, per stupri, ed è anche il paese in cui almeno il 30% delle donne lamenta violenze domestiche. Questi dati poissono essere ottenuti on-line anche da siti femministi come Cosmopolitan. I tassi di violenza sulle donne più alti si riscontrino nei Paesi (considerati) cosiddetti più sviluppati, come Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Germania, Olanda, con punte inquietanti negli ultra-moderni, ultra-civili Stati del Nord: Svezia, Norvegia, Finlandia, Danimarca. In Italia in base ai dati 2021 il primato delle violenze sessuali  spetta alla avanzatissima Emilia Romagna.
Se proprio oggi si assiste all’incremento di varie forme di violenza (dalla predazione sessuale sui minori alla violenza sessuale sino allo stupro, dal bullismo al cyberbullismo, dal mobbing alla induzione al suicidio), la conseguenza logica è che la violenza deriva ed è incentivata proprio dal venir meno da quei sani modelli di relazioni  familiari, che costituivano la normale educazione in una società ben ordinata e responsabile, che non sentiva e non aveva nessuna necessità di corsi specifici e di psicologi.
Dobbiamo anche formulare il quesito: Perché dovremmo affidare noi stessi e i nostri figli a psicologi o ad altre figure estranee? Chi li sceglie? In base a quali requisiti? In base a quali parametri di etica e di morale? Verrà invitato a tenere lezione il pornodivo Max Felicitas come all’Istituto Foresi di Portoferraio? Dovremo tutti educarci salendo la scala gender come presso l’Educandato Statale agli Angeli di Verona?
Un’ultima considerazione: Quanto costano in termini di tempo impegnato questi fallimentari e controproducenti interventi di “educazione sessuale”? Quali stipendi incassano gli operatori coinvolti? E quanto costano in termini di denaro pubblico?

Dott. Luciano Leone
Medico Chirurgo, specialista in Pediatria
Comitato ProLife Insieme

http://www.prolifeinsieme.it