Femminismo urlante e aggressivo? Serve una nuova idea di donna

https://www.ilpost.it/2025/05/14/donne-conservatrici-online/

Egregio direttore,
Mi consenta di replicare a questo articolo nel quale donne che fanno scelte femminili vengono ridicolizzate e considerate retrograde e sottomesse. La prospettiva da cui parte l’artefice dell’articolo è evidentemente preconcetta, presuppone infatti che l’unico modello di donna vincente possa essere quello in carriera, favorevole all’aborto, superiore all’uomo considerato necessariamente, universalmente, emblema del patriarcato, responsabile di tutti i mali del mondo, a partire dai cosiddetti “femminicidi“.
Esiste invece un vasto spettro di possibilità di scelta da parte dell’universo femminile che comprende anche, vorrei dire soprattutto, la possibilità di collaborare al sorgere della vita, rivestendo un ruolo che parte innanzitutto dal riconoscimento della propria natura, da non stravolgersi per motivi ideologici. Classificare le donne che credono nella famiglia, nel valore della vita, che rifiutano l’aborto in quanto omicidio di un piccolo essere vivente, dimostra quanto sia difficile affermare l’ovvietà, oggi, per noi che desideriamo non essere etichettate in nessun modo.
Il femminismo becero e urlante, ostile e aggressivo, in voga ormai da mezzo secolo, ha lasciato sul selciato morte e distruzione, culturalmente parlando si è rivelato un fallimento pressoché totale. Solo pensare che la legge 194, la legge di aborto, ha causato più di 6 milioni di morti di bambini con cuore che batte, mostra che quello che viene reclamato come un diritto in realtà altro non è che un delitto.
È arrivato il momento di ripensare all’immagine femminile, superando lo stereotipo della donna che cancella, per affermare se stessa, l’uomo. È importante che si recuperi il rispetto dovuto a chi fa scelte diverse da quelle che hanno contribuito a dissolvere, nell’immaginario collettivo, la figura dell’uomo solo perché inteso come responsabile delle proprie azioni e sostegno della famiglia.
Urge una riflessione sugli errori commessi e,forse, proprio questi nuovi ruoli femminili che sembrano riportare al tempo che fu, potrebbero invece rivelarsi lo specchio di un profondo desiderio di pacificazione, in vista di una immagine completamente diversa della donna.

Prof. Vittoria Criscuolo
Vicepresidente Comitato “ Pro-life insieme “
www.prolifeinsieme.it