https://www.zazoom.it/2025-05-12/il-pd-censura-la-femminista-scomoda/16954199/
La “storia del femminismo è la narrazione cronologica degli eventi riconducibili ai movimenti e alle ideologie rivolti al miglioramento della condizione femminile, ai diritti delle donne e all’uguaglianza di genere.” (cit. dal web)
Bene hanno fatto le donne a lottare per conquistare l’ autorevolezza e i riconoscimenti a livello sociale, politico di cui ora godono e che sono pienamente meritati.
In questi campi le donne sono riuscite a dare un contributo fondamentale lasciando un’impronta indelebile.
I movimenti femministi si sono formati con l’ obiettivo di raggiungere l’uguaglianza di genere, sia in termini di diritti politici, economici, sociali e personali che in termini di rappresentazione e riconoscimento delle donne, obiettivi raggiunti e talvolta superati. In alcuni settori ci sono state donne che, con il loro contributo hanno decisamente fatto la differenza. Lo slogan era ed è “libertà per tutti senza differenze”.
Negli ultimi giorni però la docente Yasmina Pani è stata censurata dal PD per le sue idee scomode perché critiche nei confronti di un femminismo adesso esagerato.
La Pani è stata duramente giudicata per avere espresso opinioni divergenti verso un femminismo dai risvolti sempre più tossici.
Il femminismo dei nostri giorni è alimentato soprattutto da una idea di politicamente corretto che ormai invade qualsiasi discorso culturale e rende spesso difficile esprimere le proprie opinioni in modo libero.
Ci si scaglia ormai senza quasi ragionare su qualsiasi cosa potrebbe ledere ” l’orizzonte donna” senza possibilità di appello.
Pani è stata criticata anche per la sua vicinanza al centro antiviolenza maschile “Perseo” come se aiutare gli uomini in difficoltà fosse un demerito. Solo le donne hanno diritto al soccorso? Non valgono forse per tutti i diritti?
E questo “uscire dagli schemi” del politicamente corretto le ha fatto guadagnare un verdetto di stigmatizzazione che le è valso l’ etichetta di “traditrice della causa” e indegna di uno dei diritti fondamentali, quale quello della libertà di espressione.
Con la stigmatizzazione di chi ha osato manifestare idee diverse si è palesato il pericolo che un’opinione contraria alla corrente principale sia messa alla gogna e questa presa di posizione di questi tempi si paga cara.
Yasmina Pani ha infatti pagato caro per le sue posizioni non allineate al femminismo mainstream, per un’idea indipendente e critica, per la sua rivendicazione al diritto di pensiero e di espressione.
Tutto si è materializzato attraverso insulti sui social e alla revoca dell’invito da parte del PD a parlare di Resistenza e poesia.
Chi si vende per essere difensore di diritti risulta ormai il peggior nemico di chi osi anche solo esprimere idee diverse, rivelando una natura dittatoriale molto pericolosa e per questo va combattuta.
Nessuno può chiudere la bocca a chi non si allinei al pensiero dominante, arrogandosi il diritto di essere l’unico detentore della verità.
Angela D’ Alessandro. Bolzano
Comitato “Prolife insieme”
www.prolifeinsieme.it