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*La scuola arretra, il bigottismo avanza: Valditara rende l’educazione sessuale ostaggio delle famiglie*
Che bel titolo ad effetto per questo articolo di Rosaria Carifano! Sicuramente si guadagna tanti like con i termini “bigottismo” e “ostaggio”, un quadretto nel quale si dipinge la famiglia come un luogo medievale di arretrato pensiero. È pertanto urgente liberare i figli dalla famiglia oppressiva, magari composta da un padre e una madre, che si ostinano a trasmettere la tradizione attraverso una educazione basata su valori talvolta persino non negoziabili, quelli che forgiano il carattere e lo temprano per affrontare le avversità della vita. Questo è davvero inaccettabile, insomma si può parlare ancora di tradizione nel 2025!
In effetti mentre attraverso l’enorme diffusione di contenuti di sesso in quasi tutti i programmi e in tutte le fasce orarie in TV, nei cinema e in rete accessibili a tutti, i tabù sessuali sono completamente inesistenti nella società attuale, ci sono però nuove parole tabù come tradizione, valori, e non parliamo poi di aborto quasi sempre da cartellino rosso!
Secondo la giornalista, i genitori non sanno sempre cosa sia meglio per i loro figli e quindi è necessario affidarsi a dei cosiddetti professionisti.
Certo sebbene come madre io riconosca i miei tanti limiti, posso dire che la differenza tra me e mio marito e dei professionisti sia l’amore. Ciò che cerchiamo di trasmettere ai figli è visceralmente impastato di una parte di noi, perché loro sono una parte di noi e così sarà per sempre. Pertanto sebbene si possano commettere degli errori, la prima vera educazione si fa in casa e non a scuola. Guai a quello Stato che prevarichi il prezioso e unico rapporto tra genitori e figli, abbiamo nella storia esempi delle ideologie più crudeli diffuse proprio da uno stato che si è imposto come pensiero unico dominante ed ha portato a delle tragiche conseguenze proprio a causa della rottura di questo patto sociale.
Se poi vogliamo parlare delle capacità di questi presunti professionisti ai quali secondo Carifano dovremmo affidarci, posso dire in base alla mia esperienza che purtroppo molto spesso i miei figli già dalle elementari hanno dovuto subire fantomatiche teorie del tutto illogiche, contraddittorie e persino lesive per lo sviluppo della loro personalità introdotte proprio attraverso attività “esterne” prive di consenso poiché camuffate da titoli del tutto irrilevanti con i temi che poi sarebbero stati trattati.
È chiaro come il sole che il nostro Comitato Prolife Insieme e tutte le associazioni in difesa della famiglia appoggino la decisione del Ministro Valditara in quanto garante dei principi costituzionali che mettono la famiglia come prima responsabile dell’educazione dei propri figli. L’educazione si fa in casa, è in famiglia che si getta il seme del rispetto verso il prossimo anche quello per gli stessi professori, oggi spesso maltrattati dagli alunni. Ciò accade perché i genitori non hanno un ruolo autorevole ( attenzione non autoritario ) e quindi non insegnano neppure ai figli a riconoscere agli insegnanti il rispetto che meritano.
E poi smettiamola di attribuire alla mancanza di educazione sessuale i crimini che avvengono nella società. La violenza non è generata dal fatto di non avere un professore che in classe ti spiega – come già indebitamente alcuni fanno – che l’importante che il sesso sia “sicuro” con la contraccezione poi puoi usare il tuo corpo e quello degli altri come e quando vuoi indiscriminatamente “a piacere” e se si resta incita nessun problema aborto ‘ libero e gratuito ‘ per tutti (pagato anche da chi è contro l’aborto ma questo è un altro problema..).
Se pensiamo così ci sbagliamo! Quante relazioni in psicologia descrivono la correlazione tra l’accesso sfrenato in rete alla pornografia dove donne e spesso purtroppo anche bambini sono mostrati come oggetti da consumare solo per il piacere causando una vera e propria dipendenza che comporta livelli sempre più alti di trasgressione per arrivare al piacere.
Ciò genera una visione del partner solo come mezzo di piacere anche estremo e quando questo non fa ciò che vogliamo allora tutto e lecito, anche la violenza.
L’educazione sessuale è semplicemente una parte della educazione familiare che riguarda anche il rispetto per la sacralità del proprio corpo e di quello altrui. Senza tante parole, sigle, acronimi..ma con i fatti, gli esempi di vita quotidiana.
Vorrei fare una domanda a Carifano, quale è secondo lei il genere di professionista al quale noi genitori ci dovremmo affidare? Forse la pornostar che doveva entrare in una scuola di Gallarate per insegnare educazione sessuale pochi mesi fa?
Bene, se essere contrari al fatto che entrino nelle scuole a fare lezioni sul sesso presunti professionisti come, porno-star o influencer di onlyfan, drag-queen a parlare di favole con lupi di sesso confuso, oppure psicologi ideologizzati che promuovono terapie ormonali o cambio sesso ai giovani nella delicatissima fase di sviluppo pre-adolescienziale, se questo vuol dire essere retrograda e bigotta, accetto con gioia di essere definita così dall’opinione pubblica.
Per noi di Prolife Insieme non contano i like e i consensi ma la difesa delle giovani generazioni attraverso la tutela della loro innocenza e la cura per la loro dignità umana. Solo così saranno individui davvero consapevoli nell’esercizio della loro libertà.
Manuela Ferraro
Poggibonsi SI
Comitato “ Pro-life insieme “
www.prolifeinsieme.it