Utero in affitto, diritto all’aborto, suicidio assistito: programmi di morte

https://www.labottegadelbarbieri.org/contro-lomofobia-17-maggio-a-roma/

La democrazia è una grande conquista. Il popolo può, attraverso i rappresentanti che ha eletto, avere voce.
Il 17 maggio in piazza a Roma si manifesterà contro l’omofobia promossa da “Vennero a prendere me ma stavolta c’eravamo tutt* e l’asterisco al posto della desinenza è ovviamente d’obbligo, in quanto è fondamentale chiarire che non esiste genere sessuale. Ognuno, secondo questi movimenti, può decidere cosa essere in base alle pulsioni di un momento.
Il fatto che la natura dia indicatori precisi sull’identità sessuale non ha valore secondo queste persone.
Tutto viene capovolto e quello che da sempre è considerata la normalità diventa stereotipo.
Nascere quindi con caratteristiche ben definite non farebbe nessuna differenza, in quanto la priorità è come io mi percepisco.
Coloro che avrebbero opinione diversa vengono classificati omofobi.
Quindi porte spalancate alle unioni civili di persone dello stesso sesso.
Sdoganamento dell’ utero in affitto in quanto l’unica possibilità per poter avere figli.
Inoltre, per non farsi mancare niente, educazione sessuale obbligatoria nelle scuole con progetti evidentemente portati avanti dalle associazioni LGBT, in modo che si possano proporre discorsi ben chiari ( per loro).
Diritto all’aborto, ma questo è già garantito dalla legge 194. È chiaro che il riferimento è eliminare definitivamente i terribili prolife con i loro ” interventi strappalacrime” ma intrisi di sensi di colpa.
Via dunque all’eutanasia senza pensare che potrebbe diventare un’arma pericolosa.
Sdoganare il diritto al suicidio è la cosa più disumana che si possa pensare.
Il rischio che diventi possibilità per tutti è dietro l’angolo e questo toglierebbe dignità all’uomo impedendogli di guardare oltre. La vita perderebbe valore.
Ma ciò non viene preso in considerazione da queste associazioni che brandiscono la parola DIRITTO ma non le attribuiscono il vero significato.
Tutto si riduce ai bisogni del momento, bisogni talvolta dettati da situazioni personali particolari, da affettività disordinate rese tali magari da una vita vissuta in contesti difficili dal punto di vista morale o affettivo.
Per questo si scende in piazza e si inneggia per vedere rispettati questi pseudo valori.
La morale, l’ etica, la religione vengono ignorate per portare avanti discorsi destinati a fallire in quanto sono mancanti proprio di DNA.
Creano solo confusione in un mondo in cui la confusione non manca.
Alimentano smarrimento.
Le domande a cui l’uomo cerca risposta da sempre sono: da dove vengo? Dove andrò?
Domande alle quali non può darsi da solo risposte in quanto fanno parte di una spiritualità che trova la sua pienezza solo in Dio creatore.
Tutto questo sconvolgimento crea alienazione e non dà le risposte alle quali l’uomo tende, anche se inconsapevolmente.
È importante riscoprire questi valori perduti.
Semplificare non complicare dovrebbe essere la linea a cui tendere.
Questo uscire dal naturale ordine delle cose non aiuta a dare senso alla vita ma solo complica e toglie dignità.

Angela D’ Alessandro
Comitato “ Pro-life insieme “
www.prolifeinsieme.it