Egregio Direttore,
Chiedo cortesemente di poter commentare l’articolo http://www.wwwitalia.eu/web/la-memoria-del-dolore/
Questa analisi catartica ha portato una donna a dare un nome al proprio malessere che rispondeva anche sul piano fisico, procurandole invalidanti mal di testa.
La causa è stata trovata in un aborto subito anni prima, dopo un percorso psicologico.
Risaputi sono i danni che abortire provoca sia alle donne ma spesso anche ai partner che non sempre vengono coinvolti in questa scelta .
La letteratura è ricca di queste esperienze negative.
Anche se una certa categoria di persone si ostini a voler credere e a fare credere che, l’aborto eseguito nel primo trimestre, non provochi la morte di un bambino in quanto è “solo un ammasso di cellule”, le donne sanno che non è così.
Perché appena scopri di aspettare un bambino il tuo corpo cambia, dando delle risposte fisiche già in atto a conservare una vita in divenire.
Gli ormoni della gravidanza danno i loro segnali e tutto è pronto per preservare e portare avanti la vita del tuo bambino.
Inizia l’esperienza di mamma e da questo momento si è mamma per sempre, perché l’anima del tuo bambino esiste già.
L’aborto provocato per scelta impedisce ad una vita di nascere e questa scelta scellerata, affrontata con leggerezza, provoca danni ai quali non sempre si riesce a dare un nome, se non attraverso un doloroso percorso psicologico.
Come si può pensare alla pace tra gli uomini se una madre decide di uccidere il proprio figlio nel grembo?
Angela D’Alessandro
Comitato “ Pro-life insieme “
www.prolifeinsieme.it