Adolescenti e sessualità: attenzione ai rischi di diffusione della pornografia

Egregio Direttore, in qualità di Pediatra
chiedo cortesemente di commentare l’articolo sulla Sua testata https://www.pressenza.com/it/2025/02/leducazione-affettiva-e-sessuale-in-adolescenza-a-che-punto-siamo/

Sondaggi vengono notoriamente commissionati più per dimostrare tesi precostituite che per indagare il vero “sentire” degli interpellati, le cui risposte sono influenzate dal sondaggista così come i sudditi da Goebbels. Save the Children sostiene ampio impiego di contraccettivi e mantiene un atteggiamento quantomeno ambiguo riguardo al procurato aborto.

La scuola dovrebbe farsi carico di “educazione sessuale e all’affettività”; OMS/UNESCO prevedono  “il gioco del dottore per scolaretti; prime esperienze sessuali e contraccezione 9-12 anni; età per il consenso legale per rapporti sessuali; esperienze sessuali protette e gratificanti, procurarsi preservativi e contraccettivi 12-15 anni;  gravidanza (anche nelle relazioni omosessuali), aborto, contraccezione, contraccezione d’emergenza > 15 anni”.

In Germania ProFamilia attiva negli asili nido assicura che nel gioco del dottore “nessun bambino metterà alcun oggetto negli orifizi corporei di un altro bambino”.

In Italia organizzazioni LGBT attraverso tali corsi diffondono il gender. La teoria gender si fonda non su fisiologia medica, bensì sull’ideologia della filosofa Judith Butler, che nega il sesso biologico e ipotizza che il genere possa essere costruito e variamente decostruito dal singolo a suo piacimento.

L’American Psychological Association riporta: “Sessualizzazione si verifica quando il valore di una persona deriva solo dal suo fascino o dal comportamento sessuale, con l’esclusione di altre caratteristiche, e quando una persona è trasformata in una cosa per uso sessuale di altri. L’imposizione inappropriata della sessualità è particolarmente grave per i bambini.” Fin dal 2016 l’American College of Pediatricians ammoniva Gender ideology harms children.

La Costituzione italiana e il ruolo dei genitori

La Costituzione art.30 stabilisce: “E’ dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire, educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio”. La Legge 107/2015 stabilisce che il Dirigente Scolastico deve sottoporre alla firma di tutti i Genitori Progetti Formativi Patto Educativo di Corresponsabilità con esposizione particolareggiata.  E’ probabile che spesso si verifichino violazioni dei diritti di genitori e alunni. Ogni intervento di sanità pubblica richiede verifica di efficacia. I programmi di “educazione sessuale”  scolastica, avviati fin dagli anni Cinquanta in Svezia, Regno Unito, Francia, hanno fallito nell’evitare comportamenti asociali, malattie infettive sessualmente trasmesse, gravidanze indesiderate, procurato aborto: tale fallimento viene occultato: in Francia il tasso di abortività è 16,8/mille donne; nella “diseducata” Italia è meno di un terzo  5,4/mille.
I programmi vengono accreditati spesso col solo intento di veicolare contenuti ideologici su contraccezione, aborto, omo-trans-sessualità, nomadismo sessuale; espongono i bambini a sessualizzazione precoce, li inducono ad interessarsi alla pornografia, alla quale purtroppo internet offre facile accesso con conseguenze perniciose a qualsiasi età. Pornografia, prostituzione, droga sono strettamente collegate. Se proprio oggi aumentano varie forme di violenza (predazione sessuale sui minori,  violenza sessuale, stupro, bullismo, cyberbullismo, mobbing, induzione al suicidio), tale violenza deriva ed è incentivata proprio dal venir meno di sani modelli familiari, che non avevano nessuna necessità di corsi specifici e di psicologi. Perché dovremmo affidare i figli a psicologi o ad altre figure estranee? Chi li sceglie? In base a quali requisiti? Con quale etica e morale? Quanto costa in termini di tempo impegnato e di denaro pubblico questa controproducente “educazione sessuale”? Quanti soldi lucrano ditte ed operatori coinvolti?

Dott. Luciano Leone. Pediatra
Comitato “ Pro-life insieme “

http://www.prolifeinsieme.it