«I picciriddi nta Boccia» (I bambini nella boccia)
https://www.today.it/cronaca/Feti-abbandonati-ex-ospedale-milazzo.html
L’embrione è considerato Feto se ha 10 settimane. Già a 5 settimane il cuore batte,pulsa energia, è vita che vive. (Dal Manuale MSD): infatti alla quinta settimana, “il cuore inizia a battere e inizia a svilupparsi la maggior parte degli altri organi, seguiti da cervello e midollo spinale”.
Pensare che dei Feti sono stati abbandonati all’interno di barattoli ancora integri o alla mercé di cani e gatti è oltre l’immaginazione di un film horror. Fatemi dire che è ‘disumano’, non rispettoso della civiltà che questa terra siciliana, e non solo, ha sempre manifestato.
La Sicilia è terra madre e da millenni ha custodito i ‘picciriddi’ con amorevolezza e, anche se ‘feti’, ha sempre riservato una preghiera, un loculo, una sepoltura dignitosa.
Fa ribrezzo chi abbia potuto abbandonarli, anche se l’ex Ospedale non è in funzione. Un Ospedale, luogo di cura, di guarigione e per chi si trova in pericolo di vita possa trovare l’eccellenza di chi ama la vita umana’ e si prodiga per tenerla in vita, fino alla fine.
Se i Feti in boccia, vengono definiti ‘picciriddi’, cioè bambini, è come se si riconoscesse, forse impropriamente, ma per chi ci crede, oltre le definizioni della legge e della scienza, che sono esseri che hanno vita.
Non sta a me stabilire scientificamente a cosa servissero, quei ‘picciriddi in boccia’, ma è necessario ribadire che l’umana pietà chiede che siano posti in un posto dignitoso, rispettoso e accudente; siano riporti ‘dentro il grembo della terra’, riposino in un ‘cimitero’ e non buttati nella ‘spazzatura’.
Di fatto è così, se quei Feti hanno avuto un grembo (della loro madre), non siano posti dentro una boccia ma almeno ‘riposino’ nella culla-grembo della madre terra.
Permettetemi una ‘ninna nanna’ e una preghiera. Certo che qualcuno storcerà il naso’ e ridicolizzerà questo sentimento.
Don Fortunato Di Noto
Comitato Pro-life insieme
https://www.messinatoday.it/cronaca/feti-abbandonati-ospedale-milazzo-appello-don-di-noto.html