Gravidanza precoce:”Salviamo l’infanzia”di don Fortunato di Noto

Caro Direttore,
Mi consenta una replica all’articolo della sua testata https://www.gravidanzaonline.it/gravidanza/gravidanza-in-eta-adolescenziale-abbattere-pregiudizi.htm
C’è un tentativo: cancellare l’infanzia.
Dimenticare che in natura ci sono attese, tempi, per maturare e diventate adulti e vivere con ‘responsabilità, gratuità e libertà’ le fasi della vita.
Nella nostra epoca, a causa di una ‘digitalizzazione del corpo’ (immaginate la troppa sovraesposizione nel web) ogni lembo di vita diventa ‘iper’: ipersessuale, iperconnesso, iperdotati, iperattivi e questo permette di ‘cancellare’ la differenza tra adulto e il bambino. Non per nulla è sotto gli occhi di tutti che i bambini prendono psicofarmaci per problemi ‘depressivi’ e di ripiegamento su se stessi, per non poter raggiungere le scelte che normalmente devono essere fatte con ‘maturità responsabile’, anche una gravidanza. Né il corpo, né la mente delle adolescenti (non solo di sesso femminile) sono pronte ad accogliere tale situazione.
Se riportiamo i dati dell’Organizzazione mondiale per la sanità, (Oms) nei Paesi a medio e medio-basso reddito ogni anno “sono circa 21 milioni le ragazze di età compresa tra i 15 e i 19 anni che rimangono incinte. Per la metà di loro si tratta di gravidanze non pianificate e non volute, spesso frutto di sesso forzato e violenze, e circa 12 milioni mettono al mondo un figlio” (in osservazione 2000-2022)…

In Italia le gravidanze precoci sono presenti

In Italia il fenomeno delle gravidanze precoci è presente (è sufficiente consultare il Servizio Ricerca e Monitoraggio Area Infanzia e Adolescenza dell’Istituto degli Innocenti di Firenze).
Parlare di questo è negare di amare? Di non vivere relazioni affettive? Di ideologizzare l’infanzia? Quali impegni, concreti e fattibili, sono in atto per creare un mondo in cui tutti i bambini e le bambine possano crescere e svilupparsi liberamente in società che proteggano i loro diritti, perché tutti devono essere trattati con dignità e rispetto indipendentemente dalla loro origine, religione, sesso e contesto politico.
Non ideologizzare l’impegno per le questioni riguardanti la tutela, difesa e promozione della vita dei bambini è una via di buone prassi e di buon senso.
Ma si è consapevoli che non si imbocca questa ‘eredità umana’ che trasmetta umanità.

Don Fortunato Di Noto
Comitato “ Pro-life insieme “
www.prolifeinsieme.it