Marche, triste primato della somministrazione di RU-486

Egregio Direttore,
Chiedo cortesemente diritto di replica all’articolo https://www.ilrestodelcarlino.it/ascoli/cronaca/aborto-farmacologico-nona-settimana-ospedale-mazzoni-primo-marche-ul4gpeny?live
Finalmente l’aborto farmacologico si protrarrà fino alla nona settimana di gestazione.  Si esulta per questa notizia. L’ ospedale Mazzoni vanta il triste primato.

A leggere il titolo dell’articolo si potrebbe pensare ad una boccata d’ossigeno. Ad una conquista di libertà.

Nessun cenno al dramma che questa manovra si porta dietro. Il feto viene visto solo come appendice da eliminare per liberare la futura madre di questa “cosa” non voluta. Nessun riguardo per la donna che sta vivendo un dramma che la condizionerà per tutta la vita e di questo ci sono fiumi di scritti che lo testimoniano.

Non si fa nemmeno parola del futuro padre che, evidentemente, non ha voce in capitolo in questa sciagurata scelta anche se è parte fondamentale della situazione.

Si esalta la pillola abortiva che eviterebbe lo schok della sala operatoria ( ma è solo un passaggio …tutto il resto rimane).
E di questo resto nessuno tra i promotori di questa pillolina magica si fanno domande.
Sembra solo importante che la 194 venga garantita, anche se dietro si porta morte, ma nessuno tra loro sembra si accorga.RU-486 e rischi per la donna: commento del dott. Roberto Festa

Colpisce come una notizia così tragica venga data con tranquillità, anzi vista come una sorta di vittoria. Non si nominano i retroscena mortiferi, perché di morte stiamo parlando né delle conseguenze che si portano dietro.

Angela D’Alessandro

Comitato “ Pro-life insieme “
www.prolifeinsieme.it