Usl nord ovest Toscana
Replica all’articolo “Un evento di formazione sulla sessualità….”https://www.uslnordovest.toscana.it/notizie/13972-un-evento-di-formazione-sulla-sessualita-come-dimensione-trasversale-nel-ciclo-di-vita-il-ruolo-fondamentale-del-consultorio
Vorrei commentare questo articolo, partendo proprio dal programma dell’evento che, come evidenzia Rosa Maranto, responsabile dell’unità operativa complessa Attività consultoriali dell’Asl – “ha posto l’attenzione in particolare su come la salute sessuale sia un diritto universale” e continua “il Consultorio svolge un ruolo fondamentale per la possibilità non solo di dare risposte alle richieste delle persone, ma anche di intercettare e far emergere bisogni inespressi nonché di fare prevenzione”.
Tutti desideriamo la salute ma parlare di diritto alla salute crea quasi un obbligo sociale a dover vedere malattie ovunque, anche dove non ci sono.
Infatti in materia di “sessualità” la vera malattia non è quella fisica ma quella mentale, causata dalla lotta all’innocenza che si impone attraverso l’azione continua e massiccia dei media e, purtroppo, spesso anche delle scuole, in una visione della società ipersessualizzata, dove già a bambini di 5 anni ( se non anche prima…) si vuole iniziare a parlare di educazione alla “affettività” sulla base di non si sa bene quali principi. L’educazione infatti, come ci ricorda la nostra Costituzione all’ art 29, spetta alle famiglie non alle scuole.
Vorrei poi capire cosa intende Maranto quando parla di “far emergere bisogni inespressi”, spesso infatti cadiamo in trappole ideologiche che ci spingono ad indirizzare coloro che si rivolgono ai consultori per forza in una determinata direzione non rendendo così un buon servizio né al singolo né alla collettività.
La realtà purtroppo è che oggi i consultori, che erano stati pensati per dare aiuto a coloro che sono in difficoltà su vari fronti, sono diventati come ostaggi di correnti ideologiche che non permettono neppure ai molti specialisti competenti che vi lavorano di offrire un servizio libero a coloro che vi si rivolgono.
Il tema di questo evento ci mostra chiaramente come i professionisti siano chiamati in maniera fuorviante a concentrarsi su quelle che sono le conseguenze del problema, e non sulle cause anche legate alla salute sessuale. Le ragioni più profonde infatti sono in primis la solitudine e la mancanza di valori profondi.
Soltanto la difesa della dignità umana in tutti i suoi aspetti, certamente anche quello legato alla sessualità, potrà riportare il ruolo dei consultori non solo a riacquistare credibilità a livello sociale ma anche a creare un terreno comune per fertili collaborazioni tra tutte le associazioni che veramente si mettono a servizio dell’essere umano.
Manuela Ferraro
Poggibonsi ( Siena)
www.prolifeinsieme.it