Egregio Direttore,
Mi permetta di replicare all’articolo https://www.linkiesta.it/2024/12/aborto-italia-vuoto-informazioni/
Ancora una volta si confonde il diritto alla salute di chi soffre per una patologia con chi aspetta un figlio e vuole liberarsene. È stato detto e ribadito in più contesti scientifici e culturali : la gravidanza non è una malattia ma una condizione fisiologica come mangiare e dormire . Come si può pretendere di fare gravare questo tema su una sanità che ha come specifico scopo di salvare dalla morte tante vite sofferenti? L’aborto è una questione morale ,etica innanzitutto, si tratta di eliminare una vita in favore della libertà della donna che lo porta in grembo. La salute non c’entra proprio nulla ,semmai sussiste un problema giuridico gravante sul nascituro che viene deliberatamente eliminato in nome della libertà e del libero arbitrio. Allora stesso modo dovremmo permettere alle madri di abbandonare i loro figli quando sono di impedimento alle loro legittime aspettative si lavoro, per esempio, o anche di vivere la loro vita in piena libertà.
Una madre che aspetta un figlio ha delle responsabilità e queste responsabilità ricadono sul partner , sulla famiglia e sulla società che ha il dovere di farsene carico ,sicuramente ci sono altri modi per affrontare le difficoltà legate ad una gravidanza non desiderata ma certamente l’ eutanasia di una giovane vita non rappresenta una soluzione! E non venite a raccontarmi la favola che chi abortisce è felice perché è una stratosferica falsità, cui sono convinta nessuna persona di buon senso è disposta a credere .
Per Comitato “ Pro-life insieme “
Dott. Isabella Di Giovanna
psicologa
www.prolifeinsieme.it