Egregio Direttore,
avendo appena letto l’articolo “Educazione sessuale a scuola, Italia grande assente in UE.Dobbiamo ancora tollerare l’oscurantismo?”, le chiedo la possibilità di replicare. https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/11/29/educazione-sessuale-scuola-italia-grande-assente-oscurantismo/7780539/
L’autrice lamenta il fatto che in Italia, l’educazione sessuale rimane ancora una questione privata, poiché sembrerebbe che altrove, dove questa non lo è, più siano diminuite le gravidanze indesiderate e le infezioni sessualmente trasmissibili. Indica, come causa di ciò, il controllo di politica e religione, la repressione dell’omosessualità, nonchè la lotta per la parità di genere, sottolineando che il suo puro interesse è chiedere una libertà e una liberazione a livello sessuale in tutti i sensi, poichè i dongiovanni e i fruitori di pornografia on line sarebbero degli imprigionati.
Ma l’apice viene raggiunto più avanti, quando vengono citate la purezza e l’innocenza dei bambini, che non esisterebbero, se si tiene conto degli ormai vecchi studi, compiuti negli ultimi due secoli.
Come insegnante, mi sento chiamata in causa da quanto viene pubblicato sul suo giornale.
Abbiamo assistito negli ultimi decenni a un deterioramento vertiginoso delle abitudini di giovani e adolescenti, i quali, sempre più precocemente, scoprono gli impulsi fisici del corpo e la sessualità, spinti a ciò dalle moderne tecnologie e dai social media, ubbidendo a un messaggio implicito che sembra dire “l’importante è godere”.
Informazione contraccettiva alla scuola primaria
Il mondo della scuola fa la sua parte, poiché a partire dalle ultime classi della primaria, vengono attuati percorsi didattici volti a istruire i fanciulli (perché tali sono) al funzionamento dell’atto riproduttivo e alla conoscenza degli organi interessati. Dalla scuola secondaria poi, è tutto un insegnamento di sistemi anticoncezionali, incluso il profilattico di cui viene addirittura mostrato l’utilizzo (In un Comune, il sindaco dopo l’esame della terza media ha pensato bene di regalarne uno a tutti i maschietti in uscita). Alle superiori, i ragazzi vengono accompagnati allo Spazio Giovani del consultorio per spiegare loro che in caso di gravidanza indesiderata, esiste l’aborto, chirurgico o farmacologico, naturalmente omettendo che con l’IVG, una vita sarà eliminata e che le conseguenze saranno nefaste per tutti i soggetti interessati in questa decisione.
Ora, da qualche tempo, l’asticella si è alzata perchè, già dalla scuola dell’infanzia si tenta attraverso l’ideologia gender di far passare il concetto che il bambino può essere maschio o femmina a prescindere dal sesso biologico con il quale è venuto al mondo,contribuendo così ad infondere in lui confusione e disorientamento e avviandolo in futuro verso una possibile transizione di genere.
A tal proposito, credo che non esista povertà peggiore di chi non sa più nemmeno qual è la sua identità!
Mi chiedo quindi,quale sia la libertà e la liberazione sessuale che si vuole raggiungere se, nemmeno i piccoli, sono puri agli occhi di chi li guarda…
Educazione sessuale è compito della famiglia
Eppure ricordiamo che in Italia, l’educazione affettiva e sessuale, quali temi sensibili della vita dei fanciulli spetta alle famiglie, in attuazione dell’articolo 26 della Dichiarazione Internazionale dei Diritti dell’Uomo, proprio per impedire che esse finiscano per diventare preda delle già citate ideologie imperanti.
E’ doveroso riflettere sui motivi che hanno condotto le giovani generazioni ad un tale grado di regressione sotto la spinta delle derive moderniste iniziate a partire dagli anni 60 in poi. Come pure è ormai urgente chiedere a gran voce una VERA LIBERAZIONE della persona umana che è composta da corpo, mente e anima e che il rispetto di tutte queste componenti porta equilibrio e pace.
Il Pontefice Benedetto XVI, aveva previsto e anticipato ciò nel suo libro “Luce del mondo”, dove con la lotta alla banalizzazione della sessualità intendeva proprio il grande sforzo necessario, affinché essa venga valutata positivamente e possa esercitare il suo effetto positivo sull’essere umano nella sua totalità.
Reclamiamo a tal scopo una inversione di marcia per salvare le nuove generazioni e il nostro futuro.
Distinti Saluti.
Per Comitato “ Pro-life insieme “
Maria Cariati
Insegnante