“In interiore hominis habitat veritas” è un brocardo tratto da Sant’Agostino, che rappresenta la conseguenza mirabile del Diritto Naturale Divino, ovvero la partecipazione consapevole alla Legge eterna delle creature umane. Questo fondamento fideistico, che opera sul piano morale di ogni uomo, consente il discernimento del bene dal male e il libero arbitrio, nonchè l’obiezione di coscienza; un moto insopprimibile dell’interiorità, che nonostante una norma positiva contraria(una norma vigente dell’ordinamento) eleva la natura umana di fronte alle ingiustizie ed indirizza il soggetto (obiettore) ad un comportamento contrastante la norma o alla cultura dominante, in forza dell’interiorizzazione del Diritto Naturale.
Nel momento in cui invece ” l’obiezione di coscienza ” entra a far parte della legge mondana o umana, tale “obiezione” diventa tecnicamente un comportamento legittimo per l’ordinamento .
Nell’attuale contingenza storica dobbiamo purtroppo assistere ad una proliferazione aberrante di “strutture di peccato e di corruzione” nell’ordinamento ( aborto, divorzio, legge su procreazione assistita, unioni civili, dichiarazioni anticipate di trattamento-eutanasia, l’ambigua legge su “dichiarazione di morte cerebrale” che consente i trapianti a cuor battente da persona con elettroencefalo “piatto” ma con tutte le funzioni vitali attive) ovvero leggi emanate dai rappresentanti del popolo con i soldi del popolo, che offendono il Diritto Naturale mettendo l’umanità sotto la schiavitù nefanda della continuata offesa dei “Principi Non Negoziabili”. Risulta continuo, potenziale quanto dilaniante, il conflitto interiore, aggravato dal dibattito pubblico e politico sempre piu’ inumano e avvilente, per gli spazi sempre maggiori, strumentali all’ affermazione del “pensiero unico” (cd. colonizzazioni ideologiche) tramite il quale si postula: la banalizzazione del sesso , la sessualizzazione precoce , l’indifferentismo sessuale (gender).
Tutto ciò comporta gravissime ripercussioni sulla vita delle persone e attacchi alla libertà, per mezzo di recenti tentativi legislativi, di virate totalitarie funzionali a sopprimere il dissenso, prendendo di mira i movimenti prolife e profamily (oggetto anche di violenza fisica), realtà che si oppongono alle aberrazioni del pensiero gender e alle conseguenze della banalizzazione del sesso e della sessualizzazione precoce dei bambini.
Per Pro-life insieme
Dott. Ruggero Valori
Giurista cattolico
www.prolifeinsieme.it